"Torneo May Young. Leghiamo le ali alle scarpe da calcio" a Soverato

Ore 20:00. 16 Maggio 2017. Oratorio Centro Giovanile San Domenico Savio di Soverato. Quindici squadre. 165 ragazzi. Pallone a centrocampo. L'arbitro lancia il fischio di inizio. Si corre. Si corre sotto la pioggia e sotto il sole di inizio estate. Si corre dietro il pallone che passa di scarpa in scarpa. E dentro quelle scarpe ci sono i piedi di tanti ragazzi, tutti con un unico obiettivo: divertirsi insieme e, perché no, vincere. Sono gli stessi ragazzi che sognano. Magari qualcuno calciatore lo vuole diventare davvero, qualcun altro sarà medico, un altro farmacista, quell'altro fa già il rappresentante e quello seduto in panchina studia. Sono gli stessi ragazzi che vivono a Soverato. Una piccolissima cittadina che spesso i sogni li delude, perché, come molte realtà del profondo Sud, non sembra pronta ad accogliere l'energia dei giovani. Giovani spesso costretti ad andare via per costruire un futuro degno di essere chiamato tale. Ma di certo i sogni non li spezza. Perché, per fortuna, c'è ancora chi ha il coraggio di restare, cercando di darle vita. E, per fortuna, ci sono ancora iniziative, come questo torneo, che ci fanno sentire il respiro della nostra Soverato. Questa volta il cuore pulsante della città è stato l'oratorio che ha dato vita alla quinta edizione del torneo, organizzato in occasione dei festeggiamenti di Maria Ausiliatrice, permettendo ai ragazzi di incontrarsi per trascorrere delle serate insieme attraverso il gioco del calcio. L'oratorio ha aperto le porte anche a chi non lo frequenta assiduamente, riuscendo ad imporsi nella realtà cittadina. Durante le partite qualche protesta vola nel rettangolo di gioco, a volte troppo concitata. All'arbitro non resta che intervenire e, a volte, questo aumenta il dissenso del giocatore chiamato in causa. Ma è attraverso il gioco che si impara a rispettare le regole, quelle del campo e quelle della vita. Perché l'oratorio, in questa piccola parentesi calcistica, ha cercato di insegnare proprio questo ai ragazzi, che la vita è gioco se si rispetta se stesso e gli altri. Ore 22:00. 14 Giugno 2017. Oratorio Centro Giovanile San Domenico Savio di Soverato. Due squadre. 22 ragazzi. Il pallone corre sul campo. L'arbitro lancia il fischio di fine partita. Con orgoglio un po' timido si aprono i sorrisi della squadra Autoscuola Gagliardi, vincitrice del torneo. Seconda classificata Immobiliare Soverato. Terzo posto per i ragazzi di Blingink Tattoo. Capocannoniere Christian Castanò con 22 reti. Miglior portiere Antonio Galeano. Miglior giocatore Emanuele Sinopoli. Un ricordo speciale va a Gregorio Vatrella, presente in campo nel cuore dei suoi compagni di squadra dell'Edilvono, quarti classificati. Presente in campo nelle parole del Direttore Don Gino Martucci che a fine torneo ha voluto regalare un caloroso saluto a questo ragazzo che ci ha lasciati troppo presto. Presente sul trofeo di miglior giocatore, a lui intitolato. Perché il torneo è stato anche questo, voler dire ai giovani che la vita è gioco e amore. Grazie ragazzi per aver legato le ali alle scarpe da calcio. Ci rivedremo l'anno prossimo.

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