Commissione Antimafia, la "calabrese" Rosy Bindi è il nuovo Presidente

bindirosyE' Rosy Bindi, deputata del "Pd" eletta tra le fila calabresi, il nuovo presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.  La Bindi ha battuto al ballottaggio a larga maggioranza il candidato dei Cinque Stelle Luigi Gaetti. È finita 25 a 8 con 2 bianche e 1 nulla. Il Pdl che non ha partecipato al voto, annuncia che diserterà le riunioni della commissione di palazzo san Macuto. La nomina del presidente della bicamerale è stata occasione per nuove frizioni tra i due principali partiti di maggioranza. E il mancato accordo su un nome condiviso ha spinto il Pdl a non partecipare al voto.
"La delegazione del Popolo della libertà - hanno dichiarato Renato Schifani e Renato Brunetta prima della votazione - in caso di elezione di un presidente nella seduta odierna, non parteciperà ai lavori della Commissione per l'intera legislatura, denunciando con questo atto l'irresponsabilità del Pd ed affermando la necessità di avere alla presidenza di una commissione così importante una personalità condivisa dall'insieme delle forze politiche".
E Gasparri su Twitter dopo la votazione: "Inaccettabile strappo del Pd pur di dare una poltrona a Rosy Bindi".
Smentito inoltre il piccolo giallo creatosi attorno alla presunta spaccatura dei Cinquestelle durante il voto. L'esponente M5S aveva ottenuto sei voti e non otto, "perché lui stesso - ha spiegato Ricardo Nuti - non si è votato, e un altro nostro collega era in quel momento in missione. Quindi nessuna spaccatura".
Lo stesso Gaetti E Claudia Fava, di Sel, sono stati eletti vicepresidenti della commissione.
La contestazione all'elezione della Bindi sembra quindi essere divenuta una costanza, anche se per sfaccettature diverse. Discussa era stata anche la candidatura "calata dall'alto" in Calabria, circoscrizione nella quale è stata eletta l'ex Presidente del Partito Democartico.