Inchiesta elisoccorso in Calabria, riarrestato dirigente regionale: ieri la Giunta Oliverio aveva sospeso la sua riammissione in servizio

elisoccorso 500Il dirigente della Regione Calabria, Salvatore Lopresti, gia' responsabile del Dipartimento tutela della Salute e del servizio di emergenza è stato nuovamente arrestato oggi dagli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catanzaro in esecuzione di una ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura.

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Il provvedimento fa seguito all'aggravamento della misura in atto e che faceva seguito alle indagini da cui emersero accordi collusivi tesi ad alterare il contenuto del capitolato tecnico della gara d'appalto, del valore di oltre 100 milioni di euro, prevista per l'affidamento del servizio di elisoccorso sanitario nella Regione Calabria.

Le indagini, lo scorso mese di febbraio, portarono all'arresto di Lopresti e di altri tre coindagati, resisi responsabili, secondo l'accusa, di turbata liberta' del procedimento di scelta del contraente. Misura cautelare che fu confermata nei confronti di tutti gli indagati anche dal tribunale del riesame che condivise il quadro probatorio fornito dalla Procura della Repubblica. Ad aprile, su istanza di parte, il gip di Catanzaro dispose, nei confronti del dirigente regionale, la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio per la durata di 12 mesi. Nonostante l'emissione del provvedimento interdittivo, tuttora efficace, Lopresti ha chiesto di essere riammesso in servizio presso nella Regione Calabria. Alla fine dello scorso mese di settembre, con delibera di giunta della Regione Calabria, il dirigente e' stato ricollocato in servizio con funzioni dirigenziali, per la reggenza di un settore di un dipartimento diverso da quello in cui prestava servizio precedentemente. Tali circostanze, sottoposte al vaglio del gip, hanno determinato l'adozione dell'ordinanza di aggravamento con la misura degli arresti domiciliari.

Ammissione che ieri stesso la Regione aveva sospeso ritenendo di dover approfondire l'esito dell'istruttoria relativa alla deliberazione assunta nella seduta dello scorso 24 settembre, in ordine alla riammissione in servizio di Lopresti.

"La delibera di riammissione in servizio era stata adottata dalla Giunta - si leggeva nella nota di ieri - sulla base di una comunicazione dell'Ufficio Procedimenti disciplinari della Regione secondo la quale dallo studio dell'art. 289 del C.p.p. si evinceva che l'oggetto della sospensione irrogata al dirigente dal Gip di Catanzaro andasse limitata al solo ufficio nel cui esercizio sarebbe stato commesso il reato.
La Giunta Regionale su proposta dell'assessore al Personale Mariateresa Fragomeni, ha ritenuto di acquisire sul punto un apposito parere dell'Avvocatura regionale e nelle more di sospendere l'efficacia della delibera di riammissione, comunque non eseguita".