Il Coordinamento regionale degli ambiti territoriali di caccia: “Numerose le difficoltà, serve rilancio”

Il Coordinamento regionale degli Ambiti Territoriali di Caccia della Calabria unitamente alle associazioni che lo compongono, riunitosi a Vibo Valentia, ha analizzato i vari problemi che afferiscono alla gestione venatoria in Calabria.

Dall'incontro è emerso "un quadro allarmante. Una gestione che, nonostante gli sforzi quotidianamente posti in essere dagli AA. TT. CC. e nonostante le innumerevoli segnalazioni e le tante proposte avanzate sia dal Coordinamento spontaneo degli AA. TT. CC. della Calabria che dalle varie associazioni che ne sono parte attiva, appare oltremodo stagnante e ingessata dai tanti e annosi problemi, mai risolti,

Da anni, infatti, il Coordinamento, unitamente alle associazioni venatorie che contano sull'intero territorio regionale circa 25.000 iscritti, segnala, senza riscontri concreti, una serie di difficoltà anche di ordine economico, amministrativo e giuridico a cui gli ambiti si trovano quotidianamente a fare fronte, avanzando, contestualmente, proposte concrete per la loro soluzione, frutto di valutazioni ed analisi condivise.

Una situazione formalmente denunciata anche in occasione di riunioni presso gli enti competenti, di incontri pubblici o attraverso apposite note inviate alla Regione e alle Province nel periodo di loro competenza.

Nonostante il tempo trascorso nulla è cambiato, in coerente continuità con la precedente giunta, e la condizione, già grave, appare maggiormente appesantita dalla riorganizzazione delle competenze che, inevitabilmente, incide sulle attività da realizzare.

Nei mesi scorsi sembrava imminente nell'agenda politica la modifica della Legge regionale. Nel corso di un incontro presso la Presidenza della Giunta sembrava che si fosse aperta una stagione nuova e che le istanze e le proposte avanzate dal Coordinamento avessero, finalmente, trovato la giusta attenzione. Una riunione proficua dalla quale è emersa la fattiva disponibilità da parte degli AA. TT. CC. e delle associazioni a contribuire a costruire percorsi virtuosi attraverso proposte concrete frutto dell'esperienza maturata sul campo.

Dalle promesse enunciate da questa giunta, ad oggi, non vi è traccia anzi, paradossalmente, da qualche tempo si susseguono voci, sempre più insistenti, formalizzate anche da parte di qualche consigliere regionale, durante un convegno pubblico, organizzato a Vibo Valentia dalla Confederazione Italiana Agricoltori, circa la volontà della Giunta Regionale di commissariare gli AA. TT. CC., tentando di far passare il messaggio che la responsabilità delle inadempienze in materia venatoria e soprattutto per quanto attiene la gestione dei danni da fauna selvatica sono da imputare agli ambiti

Affermazione ed atteggiamenti che, se veri, apparirebbero oltremodo gravi ed evidenzierebbero un ingiustificato atteggiamento da parte della politica regionale tendente a sostituirsi alle rappresentanze democraticamente indicate dalle associazioni e da quanti, per legge, ne hanno titolo.

Nei giorni scorsi, il Coordinamento, attraverso una propria nota inviata al Presidente della Giunta, al Capo di Gabinetto e al Dirigente del Settore Caccia e Pesca della Regione Calabria, ha evidenziato le proprie considerazioni, senza ottenere in merito alcun riscontro mentre continuano a perdurare le difficoltà evidenziate.

Nonostante tutto, gli Ambiti Territoriali di Caccia e le varie associazioni della Calabria hanno saputo e continuano a fare fronte alle tante difficoltà, gestendo con competenza e soprattutto in modo trasparente ed equilibrato le materie lodo demandate, sopperendo alle tante difficoltà riscontrate anche nel periodo di caccia.

A conclusione della stagione venatoria il Coordinamento Regionale degli AA. TT. CC. e le associazioni in essi rappresentati, nel rinnovare il loro disappunto per il perdurare della situazione di difficoltà in cui versano, loro malgrado, gli AA. TT. CC. calabresi e l'intero comparto, ritengono inderogabile affrontare, per tempo, e in modo risolutivo le varie problematiche, più volte segnalate e più che mai attuali. E' indispensabile – conclude il coordinamento – fare chiarezza e avviare ogni iniziativa necessaria a consentire agli Ambiti Territoriali di Caccia di poter svolgere appieno la loro attività in modo autonomo, partecipativo e democratico e rilanciarne il loro ruolo per come nello spirito della legge che li ha istituiti".