Lavoratori in rivolta contro Legge di stabilità: bloccati imbarchi per la Sicilia, SS 106 e A3. A Italcementi si fa sciopero della fame

Sindacaticontroleggestabilita30nov2015Mobilitazione in tutta la Calabria da parte di Cgil, Cisl e Uil per chiedere al Governo maggiori impegni nella Legge di Stabilità. I segretari regionali Michele Gravano, Paolo Tramonti e Santo Biondo, evidenziano che "se la Legge di stabilità resta uguale per la Calabria sarà una ecatombe. Vengono decurtati o revocati fondi storicizzati".

A Villa San Giovanni gli imbarchi dei traghetti per la Sicilia sono stati bloccati dai manifestanti. A Crotone è stata occupata, invece, la strada statale 106. A Cosenza Nord è bloccato lo svincolo dell'autostrada A3. Una situazione che sta creando parecchi disagi.

I sindacati chiedono che vengano introdotte tempestivamente modifiche alla Legge di Stabilità per recuperare i fondi in favore della forestazione e per la stabilizzazione degli Lsu-Lpu. Viene chiesto anche il rilancio del porto di Gioia Tauro ed un piano per il lavoro.

Italcementisciopero fameA Castrovillari, gli operai di Italcementi (in foto) hanno iniziato da stamane lo sciopero della fame e si sono incatenati ai cancelli dello stabilimento. I lavoratori protestano contro l'ipotesi di trasformazione dello stabilimento in centro di macinazione. "Chiediamo – affermano gli operari – Italcementi faccia marcia indietro sulla volontà di trasformare questo opificio in centro di macinazione. La Calabria non può essere trattata come figlia di un Dio minore".

"E' una legge di stabilità - ha detto all'Agi il segretario della Uil Calabria, Santo Biondo - che ignora il Mezzogiorno e non rispetta gli impegni assunti dal presidente del Consiglio e segretario del Pd nel luglio scorso. Non c'e' nulla di quei provvedimenti che chiedevamo per sostenere l'occupazione in Calabria e nel Mezzogiorno con strumenti come la decontribuzione del costo del lavoro e del credito d'imposta".

"Se dal Governo non arriveranno segnali positivi ci mobiliteremo unitariamente e porteremo nei prossimi giorni la nostra protesta a Roma. Intanto aspettiamo che finisca la riunione a Roma prima di lasciare il presidio odierno". Lo ha detto all'Ansa il segretario generale della Cgil della Calabria, Michele Gravano. 

Le proteste in corso sono monitorate da polizia e carabinieri. (Foto Ansa)