Il ruolo dell’Avis nella “Civiltà del dono nei paesi del Mediterraneo” e consegna di benemerenze Fiods a quattro donatori calabresi. Flash mob sulla Pace dei giovani Avis

L'auditorium "Nicola Calipari" di palazzo Campanella, a Reggio Calabria, ha ospitato oggi il convegno "Civiltà del dono nei paesi del Mediterraneo", promosso congiuntamente dall'Avis nazionale, dall'Avis Calabria, dalla sezione provinciale e da quella comunale dell'Avis di Reggio Calabria e dall'università per stranieri "Dante Alighieri". Si tratta dell'evento centrale della tre giorni (fino a domani) di formazione regionale dei cinquanta ragazzi impegnati nel servizio civile nelle più grosse sedi Avis della Calabria (35 su 155 totali).

Nell'occasione, alla presenza del presidente nazionale Vincenzo Saturni, sono state consegnate dalla Fiods (Federazione internazionale delle organizzazioni di donatori), impegnata nel mondo a promuovere la cultura della donazione della gratuità, le benemerenze a quattro donatori calabresi distintisi per impegno e dedizione. I donatori insigniti sono stati: Anna Marcella Iazzolino, in Avis dal 1961, a lungo presidente della sezione bruzia, responsabile legale dell'Unità di Raccolta, impegnata nella cura di molteplici aspetti amministrativi dell'associazione e nel coordinamento dei donatori; Biagio Cutrì, oggi vice presidente dell'Avis regionale, tra i fondatori dell'Avis di Vibo Valentia di cui è stato alla guida per undici anni vedendo nascere le sezioni di Filadelfia, Serra San Bruno, Rombiolo, Capistrano, Limbadi e Tropea; il decano dell'Avis calabrese e reggina Enzo Romeo, donatore dal 1957 con 150 donazioni effettuate, purtroppo impossibilitato ad essere presente con il corpo ma certamente presente con il suo spirito combattivo oggi più che mai, rappresentato dal figlio Antonio (presidente dell'Avis comunale di Reggio Calabria) e dai nipoti Vincenzo e Lucia; Mimmo Nisticò, a lungo presidente dell'Avis comunale di Reggio Calabria, oggi consigliere regionale e donatore ancora attivo con 130 donazioni eseguite dal 1975, dal 2008 selettore del servizio civile nazionale.

Un riconoscimento è stato anche tributato ai formatori regionali Laura Talarico, Francesco Broso e Giuseppe Muto.

A porgere i saluti istituzionali questa mattina, nella cornice dell'auditorium Calipari, sono stati il presidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto, il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomata', il presidente dell'ordine dei medici e dei chirurghi della provincia reggina Pasquale Veneziano, il presidente dell'Avis comunale reggina Antonio Romeo e il vicepresidente vicario dell'Avis provinciale reggina Nicola Ritorto.

L'incontro, moderato dal presidente dell'Avis regionale Rocco Chiriano,
si è pregiato degli interventi del
presidente nazionale Vincenzo Saturni, anche in rappresentanza del presidente della Fiods Gianfranco Massaro, del vicepresidente vicario nazionale Alberto Argentoni, del consigliere nazionale Franco Rizzuti, del vicepresidente vicario regionale calabrese Paolo Marciano', del professore Angelo Comito in rappresentanza del rettore dell'università "Dante Alighieri" Salvatore Berlingo'.
"La donazione del sangue costituisce uno scatto per l'evoluzione sociale di tutte le comunità - ha sottolineato il
presidente nazionale Saturni - specie dove il sangue si paga e gli standard di sicurezza non sono una realtà quotidiana. La priorità e' certamente quella di avere sangue per tutti quando necessario, ma solo la gratuità può essere garanzia di sicurezza soprattutto in paesi in cui le trasfusioni salverebbero la vita di tante donne che muoiono di parto. L'emorragia post partum costituisce una delle principali cause di morte per le donne in Africa".
Il vicepresidente Argentoni ha poi posto l'accento sulle indicazioni che giungono anche dal Consiglio d'Europa e dall'Organizzazione mondiale della Sanità in tema di donazione. "Nessuna parte del corpo può essere fonte di profitto - ha evidenziato il vicepresidente Argentoni - e c'è un impegno internazionale sul fronte della diffusione della donazione non remunerativa del sangue. per garantire la portata valoriale del gesto e la sicurezza delle trasfusioni". Ribadito anche il ruolo strategico, rivestito dalle associazioni, nella promozione di questa cultura di gratuità, come evidenziato nel quadro legislativo che in Italia regolamenta le attività trasfusionali (legge 219 del 2005).
Di antropologia del dono ha parlato il
professore Angelo Comito. "L'importanza e l'immensità del gesto gratuito verso il
Prossimo non si commisura nell'atto in sè o in un tornaconto, ma nell'attesa del gesto successivo con cui si potrà dare seguito al cammino di solidarietà all'interno di una comunità".

La donazione del sangue come strumento di costruzione della civiltà del dono e dell'amore e' stato al centro dell'intervento del vicepresidente vicario regionale Paolo Marciano' che ha concluso con il ricordo di Valeria Solesin, la vittima italiana dei recenti drammatici fatti di Parigi. In un momento di grande difficoltà per migliaia di persone che approdano in Calabria, a Reggio in particolare, l'Avis ha fatto e sta facendo la sua parte. "Abbiamo accolto anche noi chi ha lasciato il proprio paese – ha sottolineato il vicepresidente vicario regionale Marcianò - dando il
nostro contributo, sostenendo il sistema sanitario calabrese ancora in difficoltà e mettendo a disposizione sacche di sangue. Una giovane donna eritrea, che aveva messo al mondo la sua creatura sul barcone, è stata salvata dalle trasfusioni di sangue. Questa e' una storia, non l'unica, emblematica che testimonia che l'accoglienza si fa grazie al contributo di ogni singola persona, Una sfida rispetto alla quale l'Avis si è fatta trovare pronta".
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"La prospettiva dell'Avis nazionale e' proprio quella di costruire ponti positivi - ha concluso il presidente nazionale Vincenzo Saturni - e di veicolare un'idea di associazione che è anche occasione per le nuove generazioni di responsabilizzazione e impegno per gli altri. Quest'anno, con la presidenza mondiale dei giovani in capo alla marchigiana Alice Simonetti, saremo particolarmente proiettati verso questa ottica anche con riferimento al meeting internazionale che si terra' in Libano il prossimo anno".

Nel pomeriggio, sulle scale del teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria, i giovani calabresi del servizio civile hanno inteso dare un segnale alla comunità, dando vita ad un flash mob sul tema della pace tra i popoli.