Reddito, nel 2014 Calabria ultima nella classifica regionale

soldiNel periodo 2011-2014 solo il Lazio e la Provincia Autonoma di Trento registrano variazioni positive dell'occupazione mentre Calabria, Liguria, Puglia e Campania segnano le cadute più ampie (con diminuzioni comprese tra il 6% e il 4%).

Il reddito disponibile per abitante in termini nominali - prosegue l'Istat - è pari nel 2014 a circa 20,7mila euro nel Nord-ovest, 19,9mila euro nel Nord-est, 18,5mila euro nel Centro e 13,2mila euro nel Mezzogiorno. La graduatoria delle regioni per livello di reddito disponibile pro capite nel 2014 vede al primo posto la Provincia Autonoma di Bolzano, con circa 22,5mila euro, e all'ultimo la Calabria, con 12,3mila euro. Nel 2014 il reddito disponibile segna una flessione dello 0,6% nel Nord-est e dello 0,1% nel Nord-ovest, mentre aumenta dello 0,5% sia nel Centro, sia nel Mezzogiorno. Nel 2013 Milano è la provincia con il livello di valore aggiunto per abitante più elevato, 44,6mila euro; seguono Bolzano con 36,4mila e Bologna con 33,6mila euro.

Sette regioni italiane su 20 invece nel 2014 vedono un prodotto interno lordo in crescita: in Valle d'Aosta, Lazio (+1,4% per entrambi), in Molise (1%), Marche, Veneto, Basilicata e Calabria. Il Lazio è anche la regione che vede la maggiore crescita dell'occupazione (+3%), seguito da Basilicata, Molise e Marche. Il calo peggiore è invece in Puglia (-2,1%). Le riduzioni maggiori del Pil contraddistinguono infine Abruzzo (-2,5%), Campania (-1,8%) e Friuli Venezia Giulia (-1,3%). Contrazioni elevate colpiscono anche Sicilia, Lombardia, Toscana e Umbria (per tutte e quattro -0,9%).

Nel 2014, poi, si sono registrati 1 milione e 313mila trasferimenti di residenza nell'ambito dei confini nazionali, il 3,6% in meno del'anno precedente ed il valore più basso dal 2009. E la principale direttrice degli spostamenti rimane ancora quella sull'asse Sud/Centro-Nord Lo rileva l'Istat, che indica tra le possibili motivazioni del calo la recente evoluzione del mercato occupazionale e di quello abitativo, nel contesto complessivo di un Paese che, nel corso del 2014, ha scontato ancora un quadro economico recessivo. I trasferimenti tra Comuni comportano un saldo migratorio quasi sempre positivo per le regioni del Nord. In termini relativi, nel Nord-est il primato spetta al Trentino Alto Adige (+2,5 per mille) e all'Emilia Romagna (+1,7 per mille), nel Nord-ovest alla Lombardia (+1,3 per mille) e al Friuli Venezia Giulia (+1,2 per mille). Saldo negativo per tutte le regioni del Mezzogiorno, con valori elevati in Basilicata (-2,9), Calabria (-2,8) e Campania (-2,6). Le province con il saldo positivo più elevato sono Bologna (+3,7 per mille residenti), Como (+2,9 per mille) e Trieste (+2,7 per mille). Il saldo migratorio interno evidenzia una perdita di residenti soprattutto nelle province siciliane e calabresi: Vibo Valentia (-4,2 per mille), Caltanissetta (-3,9 per mille), Reggio di Calabria (-3,9 per mille) ed Enna (-3,8 per mille) sono le province con il saldo negativo più elevato.