“Soldi alla scuola, non per la guerra”: gli studenti calabresi protestano contro Renzi

protestacontrobuonascuolarc9ottAnche in Calabria – così come in tutta Italia – gli studenti si stanno mobilitando per dimostrare il loro dissenso contro la riforma della scuola e contro le politiche del governo sul diritto allo studio. "Studenti in piazza contro buona scuola, Renzi e Ue", "contro la scuola di classe": questi gli slogan dello spezzone studentesco organizzato dal Fronte della Gioventù Comunista nel corteo contro la riforma della scuola partito questa mattina da piazza De Nava a Reggio Calabria.

Per una studentessa del liceo Classico "T. Campanella" e responsabile locale del FGC è inaccettabile "l'aziendalizzazione delle scuole, 'ingresso dei capitali privati sotto forma di finanziamenti che permetteranno alle imprese di influire sulla didattica, l'attacco al titolo di studio con la differenziazione dei curriculum studenteschi, la sostituzione della formazione tecnica e professionale con un'alternanza scuola-lavoro che consegna gli studenti nelle mani di aziende private, trasformandoli in manodopera a basso costo".

Nel mirino della gioventù comunista anche le esercitazioni Nato. Nel corteo sono stati esposti striscioni e distribuiti volantini contro il progetto "Trident Juncture" iniziato lo scorso 3 ottobre. "Il volantinaggio organizzato dal Fronte della Gioventù comunista di "contro attacco" alla riforma Buona Scuola, in alcune scuole della città di Reggio Calabria, ci mostra un quadro inquietante e surreale". Così, invece, la Federazione degli Studenti di Reggio Calabria affonda contro i giovani comunisti aggiungendo che "la riforma della scuola è stata costruita con una consultazione dal basso".

Secondo stime della Questura, a Catanzaro sarebbero circa mille gli studenti, provenienti da vari istituti superiori della Provincia a stare manifestando contro la riforma. Il corteo è partito da piazza Matteotti, nel centro della città, dove ha fatto rientro dopo un breve percorso. La manifestazione si è svolta senza particolari problemi di ordine pubblico. Gli studenti hanno scandito slogan contro la "Buona scuola" esponendo anche degli striscioni. Si sono registrati numerosi i disagi per la circolazione stradale, dal momento che la città è rimasta completamente paralizzata. Qualche ritardo si è registrato nello svolgimento delle udienze nel vicino palazzo di giustizia a causa dei tempi lunghi necessari per raggiungere la zona.