106 Jonica, Molinari interroga Ministro dei trasporti: "Quanta gente ancora deve morire su quella strada?"

"A fronte dell 'urgenza di intervento sulla SS 106, ed in particolare del terzo macrolotto Sibari - Roseto Capo Spulico, il cui progetto esecutivo è ancora bloccato al Cipe, ho ritenuto opportuno interrogare, in merito, il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti. Di fatto, il documento di Economia e Finanza, varato lo scorso aprile ha confermato, ancora una volta, la tendenza del Governo ad emarginare la Calabria, limitando gli interventi di adeguamento delle sue già scarse infrastrutture".Lo scrive il Senatore Francesco Molinari, Vice Presidente Commissione Finanze e Tesoro.
"I dati del Def 2015, rispetto a quello del 2014, non lasciano spazio a dubbi, circa la drastica riduzione degli investimenti infrastrutturali programmati. I 415 del 2014, sono scesi a 30 nel 2015. Delle 68 opere previste per la Calabria nel Def 2014, in quello successivo ne restano solo 3. Il macrolotto 4 Rogliano-Altilia e lo svincolo di Laureana di Borrello, ricompresi nell'A3 Sa-Rc, e il macrolotto 3 Sibari-Roseto Capo Spulico della Ss 106 Ionica, con quest'ultimo dato per disperso nonostante lo scorso 30 luglio abbia ricevuto il parere favorevole del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Attendo di ricevere lumi dal Ministro Delrio che, tra l' altro, aveva annunciato per settembre la redazione di un Piano pluriennale di investimenti, che aveva fatto ben sperare nel porre rimedio ai non pochi problemi che pesano su una terra così bistrattata. Il dubbio, invece, che ci assale prepotentemente , è che non si voglia tener fede neanche ai miseri impegni già presi . Il blocco - non si sa in quali uffici del Ministero - del progetto esecutivo sul terzo macrolotto della Ss 106 è un affronto che la Calabria non può accettare impunemente, trattandosi di un' arteria inadeguata che si trascina il triste appellativo di " strada della morte", a fronte di un numero inaccettabile di vittime pari a 650 persone negli ultimi 20 anni e non solo per l'imprudenza dei conducenti.
Tanto più innegabili sono le opportunità di sviluppo economico di una parte così decisiva del territorio calabrese che l'ammodernamento della SS 106 implicherebbe, se paragoniamo il relativo impegno economico ai soldi buttati in autostrade inutili come la Brescia-Bergamo-Milano, costata 1.800 milioni di euro.
Una questione che mi suggerisce una riflessione. La Calabria indietreggia perché spesso e volentieri chi governa, dopo aver ottenuto il consenso elettorale dei cittadini, non tiene conto della loro volontà. Sono ormai troppi gli episodi e le questioni in cui, la sovranità del popolo calabrese viene soppiantata e sacrificata sull'altare di altri interessi. Penso al trasbordo delle armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro, eseguito contro la ferma opposizione dei cittadini e con il ricatto occupazionale delle maestranze impegnate in un'infrastruttura sempre più in crisi.
Mi chiedo, allora, se uno Stato possa ancora definirsi democratico quando la volontà popolare conta meno di zero e per quanto tempo si potrà ancora accettare questo stato di cose. Ci dica il Ministro quali sono i motivi che continuano a fermare la cantierabilità degli interventi sulla Ss 106 e quanti cittadini devono ancora morire su quella strada".