Di Lello (Commissione parlamentare Antimafia): “ De Stefano libero per i buoni voti garanzia di sicurezza per cittadini?”

"Dopo 4 anni di latitanza e 6 di carcere Paolo Rosario De Stefano, leader dell'omonimo clan 'ndranghetista di Reggio Calabria viene oggi scarcerato grazie allo sconto della pena di 2 anni per meriti universitari. Condannato per associazione mafiosa e in regime di 41-bis, si è iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza ottenendo risultati talmente brillanti da consentirne la scarcerazione con ben 2 anni di anticipo". Così Marco Di Lello, segretario della commissione bicamerale antimafia annuncia in una nota l'interrogazione al Ministro della Giustizia Orlando, anche a seguito della denuncia del massmediologo Klaus Davi: "Se da un lato è vero che la pena detentiva ha lo scopo di rieducare il detenuto, non può non sorprendere il giudizio prognostico dopo una manciata d 'anni per un uomo come De Stefano che prima del suo arresto era considerato uno dei 30 latitanti più pericolosi in circolazione. Anche considerando che, come disciplina l'art. 41-bis, il mero decorso del tempo non costituisce di per sè elemento sufficiente per escludere la capacità di mantenere collegamenti con l'associazione mafiosa. E' giusto chiedersi- conclude Di Lello - se dei buoni voti all'università possano essere sufficienti per consentire ad un mafioso di tornare in libertà nella completa salvaguardia dell'incolumità dei cittadini".