I geologi calabresi critici sui fondi europei

"Crea un certo imbarazzo apprendere le somme previste nel programma POR FESR - FSE 2014/2020, in fatto di investimenti contro il rischio geo-idrologico in Calabria. Complessivamente, sembrerebbe sia prevista una spesa di circa 90milioni di euro in sette anni! con i quali andranno finanziati studi, monitoraggi, progettazioni e opere: insomma, risorse assolutamente insufficienti". Lo afferma il Presidente dell'Ordine dei Geologi della Calabria, Francesco Fragale, che ha espresso: "preoccupazione per la scarsa attenzione che le Istituzioni dimostrano ancora una volta verso l'annosa problematica del dissesto geo-idrologico".
"Ancora una volta - ha aggiunto Fragale - siamo in ritardo in fatto di programmazione degli interventi per il territorio. Manca visione e, va ribadito, volontà nel mettere in campo un'azione di prevenzione concreta contro il rischio geo-idrologico in Calabria. I professionisti Geologi, che più di tutti conoscono questa materia, sono stati completamente relegati ad una posizione di spettatori. A distanza di tanti mesi - ha sottolineato ancora - non è stata neanche avviata la UOA tanto pubblicizzata. Un ulteriore segnale che non lascia ben sperare per il futuro. E la Calabria continua a cadere a pezzi, esponendo a rischio l'incolumità pubblica".

Il Presidente Fragale auspica che i professionisti Geologi "vengano coinvolti nelle attività di monitoraggio previste. E che "La Regione Calabria prenda esempio dalla delibera n.52 della Regione Sardegna, che prevede l'inserimento di Geologi nei Comuni a più alto rischio. Sia chiaro: o si entra nell'ottica che il dissesto geo-idrologico rappresenta un rischio enorme, oppure ogni tentativo di agire in questo senso sarà soltanto un inutile palliativo dato in pasto all'opinione pubblica per spostare l'attenzione".