Migranti, sulle nostre coste in aumento numero di cristiani in fuga da persecuzioni

"Se centinaia di migliaia di persone preferiscono la fuga alla permanenza nel luogo di origine, pur consapevoli di mettere in pericolo la loro vita, è perché i conflitti si sono moltiplicati. I profughi non si riducono innalzando muri, ma diminuendo le guerre" . Lo sottolinea Alfredo Mantovano, presidente della sezione italiana della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, ricordando che sono in forte aumento i cristiani che fuggono dai loro paesi di origine a causa di guerre e persecuzioni religiose. Nelle ultime settimane, la sezione italiana di ACS ha approfondito il fenomeno, ponendo attenzione sul forte incremento di cristiani in fuga dalla persecuzione religiosa tra i profughi che giungono sulle coste di Sicilia, Puglia e Calabria. Secondo quanto riferito ad ACS Italia dall'agenzia Habeshia e confermato da numerosi operatori umanitari, negli ultimi cinque anni i profughi cristiani sarebbero aumentati di circa il 30%. "Il maggior numero di migranti nell'area del Mediterraneo - nota Mantovano - è soprattutto effetto diretto della guerra in Libia e dell'avanzata di Isis in Iraq e Siria".