Vino protagonista nell'ultimo dei 12 incontri dedicati all'agricoltura biologica calabrese

Si è svolto ieri, giorno 26 agosto 2015 l'ultimo dei dodici incontri, organizzati dall'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica della Calabria (AIAB Calabria) in tutta la regione, al fine di informare esperti, imprenditori ed addetti del settore sulle opportunità derivanti dall'agricoltura biologica, comparto in forte crescita, nonostante negli ultimi anni la crisi economica ha generato un forte calo dei consumi. L'Italia è, infatti, con le sue circa 50.000 aziende biologiche, la prima nazione in Europa per numero di operatori "bio". A scegliere biologico sono oggi il 59% delle famiglie italiane, ovvero il 53% della popolazione rispetto al 2012. Questi numeri fanno subito intuire come la crisi ha generato una maggiore consapevolezza da parte del consumatore, sempre più attento a scegliere prodotti genuini e di qualità. Ma c'è un altro cambiamento fondamentale. L'attenzione degli acquirenti alla salubrità dei cibi e al rispetto per l'ambiente non è più oggi considerabile una tendenza, ma una richiesta concreta, precisa e consapevole. Tra le motivazioni di scelta dei prodotti biologici sussistono ragioni di salute ed etiche, quest'ultime connesse al rispetto dell'ambiente e al benessere animale. L'agricoltura biologica è, infatti, un modello di produzione sostenibile che evita lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, escludendo l'utilizzo di materiali di sintesi, come diserbanti e insetticidi. Pone inoltre attenzione al benessere degli animali, evitando l'assunzione di sostanze che stimolino artificialmente la loro crescita e la produzione di latte e carne. In Calabria il settore del biologico registra dei numeri interessanti. E' infatti una delle regioni leader in Italia, disponendo di una delle più elevate superfici convertite al metodo "bio". Tuttavia la produzione di materie prime sovrastano quelle dei prodotti trasformati, che per alcuni alimenti è persino inesistente. Sono queste le ragioni che hanno spinto l'AIAB Calabria ad organizzare, grazie al progetto "Informa Bio. Campagna di sensibilizzazione e informazione sul biologico", finanziato dal FEASR, nell'ambito della misura 111 az. 3 del PSR Calabria 2007/2013 (Reg CE 1698/2005), degli incontri informativi per divulgare strategie di sviluppo sostenibile, derivanti dall'agricoltura biologica. A concludere gli incontri sarà una giornata dedicata al vino, alimento principe di una delle filiere agronomiche più esclusive della Calabria. Se ne è parlato nella biblioteca comunale di Palizzi Marina, centro che negli ultimi anni ha puntato ad un recupero virtuoso dei vitigni autoctoni che oggi costituisco la IGT Palizzi. L'open day ha inoltre previsto una visita ai vigneti, coltivati con il metodo biologico, presso l'azienda agricola Crupi Antonio in località Gunìdi Palizzi, situata sui versanti aspromontani più a Sud della penisola italiana. Il parterre di relatori è indicativo della strategia di valorizzazione che AIAB Calabria intende divulgare a proposito della filiera del vino biologico, la cui coltivazione può essere oggi considerata anche un vero e proprio volano turistico e culturale per l'intera area grecanica. Nell'incontro sono stati infatti esaminati nuovi ed interessanti argomenti sul settore vitivinicolo, proponendo soluzioni alternative e in linea ai trend internazionali in materia di tutela e valorizzazione di colture di così alto pregio paesaggistico, culturale ed agricolo. Dopo l'introduzione al progetto da parte della dott.ssa Giusy Rodà, si sono susseguiti gli interventi dell'agronomo Antonino Modafferi, che ha parlato della nuova normativa sul vino biologico, e del dott. re Francesco Vadalà, il quale si è soffermato sui numeri dal mercato biologico attuale. Di seguito lo psicologo Angelo Scordo, che ha approfondito un aspetto inedito, parlando di diversificazione aziendale approfondendo le attività di orticoltura terapeutica, applicabile all'interno delle strutture vitivinicole del territorio. L'incontro ha inoltre previsto una visita aziendale tra i vigneti posti nel cuore dell'area dell'IGT Palizzi, coadiuvata da Antonio Crupi, titolare di una giovanissima azienda vitivinicola biologica, che ha raccontato la sua esperienza nel settore.