Rifinanziamento Calabresi nel mondo, Tallini: “Conservazione e trasversalismi”

"I colpi di sole, nel luglio torrido, sono pure comprensibili, specie se a subirli è un consigliere regionale d'opposizione. Diventano, invece, preoccupanti, se c'è chi dai colpi di sole è abbagliato non solo in estate, ma in inverno, autunno e primavera e, peggio ancora, se costui svolge addirittura le funzione di Presidente della Regione, come Oliverio che, da quando s'è insediato, non ne azzecca una".

Replica così, il consigliere regionale del Gruppo Misto Mimmo Tallini, che, sul punto della delibera di Giunta regionale con cui è stata rifinanziata dal centrodestra la Fondazione Calabresi nel Mondo, puntualizza: "Rispetto alle mie osservazioni, con cui evidenziavo un'eclatante diversità di atteggiamento da parte della Regione, segno di evidente inciucio politico, tra quanto è stato fatto nei riguardi di Calabria Etica e quanto, al contrario, non è stato fatto per la Fondazione presieduta dall'on. Pino Galati, il Presidente della Regione mi accusa di smemoratezza, perché avrei partecipato alla seduta di Giunta regionale con cui detto finanziamento è stato erogato. Ebbene - aggiunge Tallini -, qualcuno abbia la compiacenza di riferire al Presidente che la sua replica poggia su un dato totalmente falso. Il sottoscritto, infatti, non casualmente ma proprio perché contrario a rifinanziare la Fondazione Calabresi nel Mondo, a quella riunione di Giunta non ha preso parte. Carta canta! Qualche tecnico, magari uno dei tanti professori della nuova Giunta, abbia la bontà di assicurarsi che al presidente Oliverio siano fatte leggere le delibere giuste. E qualcuno lo avvisi che non è dignitoso che un Presidente di Regione lanci accuse prive di fondamento. Anche se, vista la collezione di gaffe collezionate finora, inizia a diventare corposo il sospetto che al Presidente della Regione vengano servite di proposito polpette avvelenate per ingarbugliare ancora di più la legislatura".

Ancora Tallini: "Il fatto che anziché spiegare il rinnovamento parolaio circa l'inopportunità di finanziare la Fondazione Calabresi nel Mondo, evidenziato dal sottoscritto dopo i rilievi mossi dagli onorevoli Neri e Nucera in Commissione, il presidente Oliverio si avventuri in accuse di colpi di sole, di per sé spiega che, dopo dieci mesi di legislatura e con la Regione paralizzata, la "rivoluzione" annunciata non è morta e sepolta soltanto perché non è mai nata. Abbiamo assistito e continuiamo farlo, ad una politica che, priva di slanci e di idee, è defluita nelle pratiche più trite e antiche della conservazione e dei trasversalismi. Come inequivocabilmente dimostrano la vicenda del rifinanziamento della Fondazione calabresi nel Mondo e del surreale ritiro della richiesta di referendum sullo Statuto".

Aggiunge Tallini: "Lo stesso 'caso' Viscomi mette in luce un atteggiamento contraddittorio del presidente Oliverio che non ha usato i guanti di velluto quando, per disarcionare i colleghi consiglieri Guccione, Ciconte e Scalzo, ha fatto ricorso ad esigenze etiche La pluralità e complessità degli incarichi svolti da Viscomi (componente del Consiglio d'amministrazione dell'Università Magna Grecia che riceve contributi dalla Regione, coordinatore scientifico della Fondazione Calabresi nel Mondo finanziata al 100% dalla Regione, consulente per la redazione del Piano anticorruzione, dirigente generale della Presidenza) potrebbero prefigurare ostacoli enormi circa la conferibilità dell'incarico di assessore. Su questo aspetto sarebbe interessante sapere cosa ne pensa l'Anac!".

In riferimento a quanto asserito dalla coordinatrice di Forza Italia on. Santelli, Tallini chiarisce: "Prendo atto della solidarietà al presidente di Calabresi nel Mondo on. Galati. Mi stupisce che invece di occuparsi della trave nell'occhio del centrodestra che la questione della Fondazione pone, con gravità innegabile, all'attenzione dell'opinione pubblica calabrese, l'on. Santelli si occupi delle pagliuzze. Mi auguro soltanto che non ci sia una seconda cambiale da incassare, magari tra un anno e dopo il provvidenziale (per Oliverio) ritiro della richiesta di referendum".