Verdi Calabria ad Oliverio: "Dalla crisi si esce col dialogo"

"Siamo convinti che sia necessario un cambio di marcia e che ci sia bisogno di avere una linea secca e decisa per affrontare i problemi che attanagliano questa regione e i territori. Continuiamo a ribadire quanto sia dannosa ed errata una politica sui rifiuti basata sull'abbanco in discarica senza una programmazione ben definita e chiara che punti totalmente sulla raccolta differenziata e su una cultura che veda il rifiuto come un'opportunità per creare economia e sviluppo. Siamo ben consci delle problematiche dei territori sedi di discarica e appoggiamo fermamente le rivendicazioni dei comitati che si oppongono alla fallimentare gestione dell'emergenza rifiuti che negli ultimi vent'anni ha paralizzato la Calabria". Lo scrive la federazione Verdi Calabria.

"C'è bisogno di una svolta e di proposte serie e concrete che puntino dritte alla strategia dei "rifiuti zero". Allo stesso tempo siamo convinti della necessità di politiche serie ed efficaci nel campo dei trasporti, per una regione praticamente isolata come la nostra con enormi problemi di viabilità interna ed esterna. E' imprescindibile pensare ad un'idea di Calabria senza puntare ad un potenziamento delle linee esistenti senza soluzioni improbabili ed invasive come ad esempio le idee di "metropolitana leggera" sentite nel corso degli anni e ridiventate attuali al solo beneficio di stampa ed elettorato. Recuperare e potenziare l'esistente, per un territorio in stallo, è l'unico modo per uno sviluppo sostenibile che non vada ad appesantire territori già provati da anni di cattive politiche urbanistiche ed infrastrutturali. Solo con azioni concrete ed efficaci, unite all'ascolto e alla comprensione delle esigenze manifestate dalle realtà locali, si può uscire dalla paralisi e dalla crisi sistemica in cui langue la Calabria. Il nostro appello al Governatore Oliverio è dunque quello di confrontarsi con i comitati territoriali in maniera costruttiva e creare ponti di dialogo per arrivare alle soluzioni necessarie. Coinvolgere i cittadini nelle fasi decisionali è l'unica via praticabile per non cadere, come costantemente è stato fatto nel corso degli anni, nella pura e semplice autoreferenzialità".