Meringolo (PSI): “Oliverio faccia la Giunta e si costituisca parte civile al processo Rimborsopoli”

"Ha ragione l'ex ministra Maria Carmela Lanzetta. Quel che resta dopo le cronache dello scoppio di rimborsopoli è il sentimento diffuso della rassegnazione. In Calabria, la "gente", oramai non ci crede più. Nessuno è convinto che Mario Oliverio potrà incarnare il cambiamento tanto sbandierato e raddrizzare questa martoriata Calabria. Il malaffare si combatte con persone oneste e soprattutto dando l'esempio e a Mario Oliverio, una fetta di calabresi aveva creduto. Quella fetta di calabresi però, non ha fatto caso, al carrozzone che il Presidente si portava dietro e che quindi poco avrebbe potuto cambiare. Come se non bastasse, le cronache che hanno preceduto la nomina della "mini" giunta, avevano avvisato bene Mario Oliverio su chi erano i soggetti promossi ad assessore e qui il vero errore politico: la conferenza stampa del "garantisco io". Davvero possiamo, con i prosciutti sugli occhi, ritenere Mario Oliverio un ingenuo e sprovveduto presidente di Regione che a causa di cattivi consiglieri, frequenta brutte compagnie? Certo che no, ma non possiamo nemmeno processare Oliverio per delle presunte intenzioni. Può, però, dimostrare un segnale vero, basta slogan della serie giunta di alto profilo e, fatti concreti. Poi, nomini una giunta senza ombre e, soprattutto, si costituisca parte civile in rappresentanza di tutti i calabresi. Dimostrerebbe insieme alle tante parole dell'ultimo anno, un fatto: il malcostume diffuso in politica non riguarda tutti e fosse anche il più intimo degli amici, nessuna solidarietà". Lo afferma in una nota Francesco Meringolo, del Consiglio Nazionale del PSI.