Dalla Cidec lettera aperta al Presidente Oliverio

Dalla Cidec lettera aperta al Presidente Oliverio:

Egregio Presidente, la nostra Organizzazione non può che esprimere tutto il proprio rammarico per la "incresciosa" situazione che si è venuta a determinare nel Governo della nostra Regione. Non è nostra intenzione esprimere un giudizio ne di merito ne tanto meno politico, ma certo non possiamo esimerci da alcune considerazioni e dal lanciarle un invito perentorio.

Intanto va detto senza mezzi termini che i reati contestati risultano particolarmente odiosi in una Regione come la nostra che unisce a uno dei più alti tassi di disoccupazione in Europa anche uno dei redditi più bassi procapite: in una situazione così disastrosa non è accettabile anche il solo sospetto che i soldi dei contribuenti siano stati spesi male e magari a fini personali.

Noi rappresentiamo una delle categorie maggiormente colpite dalla crisi epocale che ha investito il nostro Paese da circa 5 anni, quella dei Commercianti e dei Piccoli Imprenditori, una categoria che soffre ancor oggi per una enorme pressione fiscale e soprattutto per la mancanza di prospettive spesso legate alla incapacità di chi ha amministrato la cosa pubblica di programmare e di realizzare azioni a sostegno di un comparto che rimane comunque tra quelli portanti dell'economia regionale.

Abbiamo salutato il Suo insediamento con l'entusiasmo di chi si aspettava un radicale cambiamento di passo, soprattutto nella programmazione della spesa pubblica e nell'utilizzo dei Fondi comunitari che tanto avrebbero potuto (e potrebbero ancora) fare per la nostra Terra.

Eppure, a circa un anno dalle elezioni, non possiamo purtroppo dire di aver visto davvero quel cambiamento epocale che attendevamo: troppo tempo perso per le modifiche dello Statuto Regionale; la nuova programmazione Europea ancora ferma sui tavoli di verifica; la capacità di spesa regionale sul vecchio POR che non ha avuto l'impennata che tutti auspicavamo, tanto per fare qualche esempio.

Ovviamente comprendiamo come non sia affatto facile per la nuova Amministrazione trovare in tempi brevi il bandolo della matassa ne, a maggior ragione, intendiamo con questo imputare a Lei una situazione che purtroppo è così disastrosa da molto tempo prima del Suo insediamento.

Eppure, con queste poche righe che abbiamo inteso rivolgerle, siamo a chiederle un atto di coraggio, in nome della nostra e della sua gente, affinché ponga rapidamente termine al vuoto legislativo che si è venuto a creare (suo malgrado), dando anche un vero segnale di discontinuità nella scelta degli uomini che comporranno la squadra di governo; le chiediamo di rendere maggiormente partecipata la Sua azione di governo, dando voce a chi oggi voce non ha; la invitiamo a rendere maggiormente efficaci le politiche di spesa dei fondi europei, introducendo (come più volte abbiamo richiesto) l'istituto del "soccorso istruttorio" ed evitando così che tante buone "idee" imprenditoriali vengano accantonate per la mancanza di un documento o di una semplice firma (magari su un atto marginale) così come oggi accade, strumento peraltro utile anche a limitare il ricorso al contenzioso, che allunga enormemente i tempi di definizione delle graduatorie e gli impegni di spesa (che hanno raggiunto il record negativo di 1 anno dalla pubblicazione dell'Avviso relativo); le chiediamo infine di continuare la Sua azione di contenimento della spesa per quanto concerne i costi di funzionamento della burocrazia regionale.

Siamo certi che per fare grandi passi avanti bisogna spesso partire da una caduta, trovare le forze per rialzarsi e proiettarsi di nuovo verso un futuro migliore per la nostra terra e la nostra gente: per questo siamo disponibili, come sempre, a dare il nostro modesto contributo nei modi e nei luoghi che rientrano tra le nostre prerogative sindacali.

Il Presidente Regionale Il Segretario Generale

Maurizio Fiorenza Sergio Enrico Maria Marino