L'ex consigliere regionale Giordano: "Istituzione Registro Tumori non può essere oggetto di polemiche"

"L'istituzione del Registro Tumori in Calabria non può essere, a distanza ormai di anni, oggetto di polemiche tra chi c'era prima e chi è venuto dopo. E' tuttavia importante avere chiaro il quadro della situazione: l'avvio dell'istituzione del Registro in provincia di Reggio Calabria data febbraio 2013 e nonostante l'inerzia dell'Asp, dal 2014 il Registro è in costruzione, ottenendo, da parte dell'Airtum, il necessario tutoraggio, cosicché, verosimilmente, potrà essere definito nel 2017. I tempi di costruzione non sono comprimibili: serve un triennio. A Catanzaro, il Registro è operativo ed accreditato dal 2010, grazie al responsabile Sutera Sardo, che s'è messa all'opera nel 2003, prima ancora che la Regione approvasse il progetto di realizzazione del Registro tumori ( 25 marzo 2010), conferendo al Dipartimento Tutela della Salute e Politiche sanitarie l'incarico di attivare il coordinamento e tre Registri Tumori: Catanzaro-Vibo Valentia; Cosenza – Crotone e Reggio Calabria. Per quanto concerne Vibo (sotto il coordinamento di Catanzaro) lo stallo è ascrivibile all'Asp; Cosenza – Crotone: è in corso di costruzione. Né serve una Commissione d'inchiesta. Un'attività ispettiva è stata già, sostanzialmente, svolta nella IX legislatura, sia dalla terza che, in un secondo momento, dalla terza e quarta commissione congiuntamente, allorquando sono state audite venti delegazioni in rappresentanza di oltre cinquanta associazioni, movimenti e forum impegnati in Calabria nella lotta a all'inquinamento, la bonifica dei siti e l'istituzione dei Registri tumori. Tutto ciò, ha consentito alla Regione di avere l'esatta contezza della situazione. Inoltre, ascoltando i Dipartimenti della Regione (Ambiente e Salute), i responsabili delle Asp e gli uffici dei Registri tumori, l'Arpacal, l'Anci, Legambiente, l'Airc, l'Ail, enti locali, nonché tutti gli attori che sull'argomento hanno voce, si è ottenuta una mappa di criticità, emergenze territoriali, inadempienze istituzionali e soprattutto bisogni che oggi possono consentire finalmente di procedere con speditezza. Alle audizioni suddette, è seguita l'approvazione, all'unanimità, sia dalla terza commissione (sanità) che dalla quarta (ambiente) di un corposo dossier e di una risoluzione (in cui sono indicate le azioni politico-amministrative da porre in essere) che non fu approvata dal Consiglio a causa dell'anticipata fine della legislatura. Si è preferito approvare, allora, una pessima legge elettorale, piuttosto che un provvedimento di così preoccupante urgenza. Al contrario, oggi, come sa bene il presidente Oliverio col quale mi sono proficuamente intrattenuto sul tema vista la sua volontà di chiudere il cerchio, serve l'immediata adozione dei provvedimenti contenuti nella risoluzione che è a disposizione dei nuovi legislatori regionali e di chiunque volesse prenderne visione, dato che si tratta di un provvedimento pubblico, frutto, me lo si lasci dire, non di un comunicato stampa o di un'idea improvvisa benché brillante, ma di un lavoro certosino, costante, condotto in anni di attività istituzionale e sempre al fianco delle rappresentanze dei cittadini". Lo afferma in una nota stampa l'ex consigliere regionale Giuseppe Giordano.