Filt Cgil Calabria: avviata azione legale contro vertici Anas calabresi

"Persiste nell'azienda Anas, calabrese e nazionale, una drammatica situazione. Da mesi ormai sono rotte le relazioni industriali, abbiamo più volte chiesto a Roma incontri nei quali confrontare la diversità di opinioni, siamo "fermi" per una mancanza di sensibilità da parte dei vertici Anas. Al nuovo Presidente ed al nuovo consiglio di Amministrazione chiediamo un'inversione di tendenza, la nostra disponibilità in Calabria per affrontare gli annosi problemi è totale. Vogliamo se è possibile ripristinare un regolare rapporto nel quale speriamo di arrivare ad una possibile e certa sintesi. I noti fatti relativi alla grave situazione strutturale delle varie opere crollate (esempio viadotto Italia, ecc.) e all'inefficiente organizzazione del lavoro, del personale degli uffici e su strada, a nostro parere sono riconducibili ad una cattiva pratica nella quale spesso si possono inserire rapporti illeciti. Ogni cosa in questo quadro di riferimento assume connotazioni da noi fortemente stigmatizzate. Va da se che tale situazione ricade sui lavoratori i quali vedono quotidianamente atti di diseguaglianza e discriminazioni. Questi fatti sono verificabili dagli atti prodotti negli ultimi anni da Anas e da noi sempre pubblicamente denunciate e contestate. Ci riferiamo ad esempio allo spostamento, senza l'applicazione di criteri trasparenti e condivisi, di personale delle squadre di emergenza, dall'area di S.Onofrio/Lamezia, già in grave sofferenza, dove spesso tre cantonieri, in luogo di cinque come da regolamento, sono costretti ad intervenire su un tragitto di autostrada di 160 km invece di uno previsto di circa 100 km. Tali spostamenti, erano stati motivati a suo tempo con "l'emergenza neve", ma ora la neve a Piano Lago non c'è più e non comprendiamo come mai il personale non sia già rientrato nell'area di origine, già fortemente penalizzata per carenza di personale ed aumento del tratto di competenza, considerato che il provvedimento "emergenza neve" recava data di scadenza 31 marzo 2015 e prevedeva rientro con rotazione di altre unità. Ad aggravare la precarietà di questa situazione contribuiscono i contratti part-time del personale su strada, trasferimenti attuati senza giusto criterio in altri compartimenti, e un'anomala distribuzione del personale. Infatti complessivamente sulla SA-RC i numeri ci sono, basterebbe solo attuare una corretta e democratica organizzazione del lavoro. Tutto questo avviene a nostro avviso in violazione delle vigenti norme sulla sicurezza, del DPR 1126 e quindi a discapito di utenti e lavoratori. In conclusione al di la delle azioni giudiziarie, recentemente avviate dalla FILT CGIL con i propri legali avverso i vertici del Compartimento viabilità Calabria e dell'ufficio per l'autostrada SA-RC, occorre ripristinare corretti rapporti e riteniamo sia necessario repentinamente trovare una sede nazionale che ci consenta di mettere in piedi una buona prassi che legittimi un'adeguata democrazia del lavoro". Lo afferma in una nota stampa la Filt Cgil Calabria.