Assistenza, appalti, corruzione e mafiosità: ecco come la 'ndrangheta è divenuta padrona del nord

cantieriexpoOrganismi geneticamente modificati: così appaiono le mafie nel rapporto "Le Mafie al Nord", redatto per la Commissione Parlamentare Antimafia dall'osservatorio sulla criminalità organizzata dell'Università di Milano.

Soprattutto la 'ndrangheta, regina per eccellenza di questo nuovo "sistema" in cui la zona grigia assume un ruolo sempre più importante, per la propria capacità di entrare in relazione, anche attraverso proprie imprese, con le cosche, con la politica, offrire servizi, ricavarne vantaggi.

Capace di infiltrarsi, non con la forza, nelle aziende e nella società civile, per procacciarsi non tanto denaro quanto relazioni sociali e informazioni, in una parola controllo del territorio.

La 'ndrangheta diventa così egemone in tutti i settori: dal pubblico al privato, offrendo persino assistenza ai cittadini, arrivando prima o sostituendosi allo Stato, scambiando voti e consensi, offrendo lavoro, distribuendo appalti, decidendo il funzionamento del sistema sanitario.

Individuare il filo che lega economia legale e denaro illegale è talvolta impossibile. Con la Lombardia monopolio della 'ndrangheta, in gran fermento per l'Expo, il Piemonte della Tav disseminato di siti per lo smaltimento illegale dei rifiuti, la Liguria in cima alla lista per reati ambientali e l'Emilia che ha concesso ospitale asilo a mafia, camorra e 'ndrangheta.

Il rapporto è stato presentato durante i lavori della Commissione Antimafia di qualche giorno fa a Como,dalla presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, insieme al presidente della Commissione speciale Antimafia del Consiglio Regionale della Lombardia, Antonio Girelli, al coordinatore del gruppo di studio dell'Università di Milano, Nando Dalla Chiesa, ed al giornalista de "la Repubblica", Piero Colaprico.