Fondi Europei, la Cidec: "Auspicabile cambio di passo annunciato da Oliverio"

"Sui Fondi Europei, il cambio di passo annunciato dal Presidente Oliviero, non solo è auspicabile ma indispensabile per scongiurare l'ennesimo scippo alle nostra terra e alla nostra gente dell'ennesima opportunità di sviluppo e di ripresa. Inutile nascondere le perplessità di chi, come Cidec, affianca da tempo imprenditori vecchi e nuovi che si sono scontrati con un sistema inefficiente ed inefficace: mancanza di una programmazione aderente al contesto territoriale economico e sociale; eccessiva burocratizzazione delle procedure; ritardi e lungaggini nell'espletamento delle stesse; criteri di valutazione troppo spesso soggettivi; un atteggiamento complessivamente ostruzionistico di strutture e dirigenti che dovrebbero essere al servizio del cittadino e non esercitare le proprie funzioni con spirito "punitivo". Tutto questo si traduce in un fallimento delle politiche Europee perché le risorse sono utilizzate poco e male, indirizzate verso ambiti e programmi che in fin dei conti riguardano poche realtà e sono incapaci di incidere realmente sul tessuto economico e sociale della nostra Regione. Non è possibile che nel 2013 e nel 2014 si sia dovuto attendere mediamente dai 6 ai 12 mesi per vedere tirata fuori dal cilindro uno straccio di graduatoria relativa ad un Avviso: per la sopravvivenza di una azienda e dei suoi piani di sviluppo, 6/12 mesi sono un tempo infinito. Non è accettabile che si proceda sistematicamente a cercare il "pelo nell'uovo" per escludere le imprese dai benefici, ad esempio per "carenza documentale", introducendo elementi di discrezionalità nell'obbligo documentale a discapito del cosiddetto dovere di soccorso istruttorio (pur sancito dalla L. 241/90) che soddisfa l'ulteriore esigenza di consentire la massima partecipazione all'Avviso pubblico. Il risultato di questo modus operandi è sotto gli occhi di tutti: 1.9 milioni di euro a valere sul POR 2007-2013 rischiano di ritornare nelle casse della UE o, nel migliore dei casi, di essere destinati ai cosiddetti Progetti Sponda che certo non sono utili al rilancio economico e sociale della Regione. Se a questo quadro non certo idilliaco aggiungiamo il ritardo nell'avvio del nuovo programma 2014/2020 che, a ben vedere, prenderà le mosse con "soli" due anni di ritardo, la frittata pare già fatta in partenza. Per questo Cidec si aspetta dal nuovo Esecutivo Regionale un intervento serio e profondo di revisione e di semplificazione che non può disattendere le aspettative di cittadini ed imprese ne fare a meno di un confronto responsabile con le organizzazioni di rappresentanza che hanno il polso della reale situazione economica produttiva della Regione". E' quanto si legge in una nota a firma del presidente regionale Maurizio Fiorenza e del segretario generale Sergio Marino.