"Le mani dentro la città": nessun plagio per la fiction tv sulla 'ndrangheta

La IX sezione del tribunale civile di Roma ha dato pienamente ragione alla Taodue di Pietro Valsecchi e a Rti (Mediaset) nella causa che Agostino Saccà aveva intentato per un presunto plagio riguardante la serie tv «"e mani dentro la città", andata in onda lo scorso anno su Canale 5. La sentenza - spiega una nota diffusa da Mediaset - mette in luce l'assoluta inconsistenza delle accuse che erano state rivolte, dimostrando che non esiste nessun tipo di collegamento tra il progetto "Denaro rosso sangue" sviluppato sulla carta dalla Pepito s.r.l. di Saccà per Mediaset e la serie effettivamente realizzata da Taodue e dedicata alla 'ndrangheta a Milano.

"Non avevo mai dubitato dell'esito di questa vicenda in quanto si trattava di un'accusa palesemente infondata. Si tratta comunque del giusto riconoscimento dell'onestà professionale e della correttezza con cui abbiamo sempre portato avanti il nostro lavoro" commenta Pietro Valsecchi, chiamato in causa direttamente in quanto autore del soggetto di serie di "Le mani dentro la città".