‘Ndrangheta, rapirono a Roma il figlio di un boss: due arresti

carabinieri newSono ritenuti tra i responsabili del rapimento di un studente universitario calabrese, figlio di un esponente del clan della 'ndrangheta Coluccio. I carabinieri del Comando provinciale di Roma stanno eseguendo due arresti per sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso. A finire in manette Rosario Marando e Geremia Orlando Barbuto, pregiudicati, perché avrebbero avuto un ruolo decisivo nel rapimento del ragazzo (23 anni), avvenuto il 27 novembre del 2013 nel quartiere Africano della Capitale. Il giovane fu aggredito in strada in pieno giorno da un gruppo di persone che lo caricarono con forza su un'automobile e scapparono a forte velocità. Il sequestro fu notato da alcuni passanti che diedero l'allarme alle forze dell'ordine. Il 23enne poi fu rilasciato dopo alcune ore. Secondo quanto fu accertato dalle indagini, l'episodio è riconducibile a contrasti tra clan criminali calabresi. Le indagini del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Roma hanno inquadrato la vicenda nell'ambito di una controversia tra due clan della 'ndrangheta reggina, Marando di Platì e Aquino-Coluccio di Gioiosa Jonica. Gli investigatori hanno identificato i tre componenti del gruppo di sequestratori. Oltre alle due misure cautelari di oggi i carabinieri avevano arrestato lo scorso maggio un altro uomo, Salvatore Ammazzagatti. A inchiodare Marando e Barbuto sono state le testimonianze acquisite dai passanti e le immagini riprese da alcune telecamere di sorveglianza che filmarono il gruppo di sequestratori arrivare sul posto con due auto e appostarsi sotto l'abitazione del ragazzo.