Per l’avvocatura generale dello Stato Oliverio non potrà essere Commissario alla Sanità

oliveriomarioildispaccioMario Oliverio non potrà essere nominato Commissario ad Acta per l'attuazione del Piano di rientro dei disavanzi sanitari per la Regione Calabria. A Palazzo Chigi è arrivato il parere dell'Avvocatura generale dello Stato che, quindi, chiude la porta al Governatore calabrese. La previsione di uno specifico provvedimento amministrativo di "nomina", anche se accompagnata dalla indicazione che quest'ultima debba ricadere sulla persona fisica che riveste contestualmente le funzioni di Presidente della Regione, "esclude che le funzioni di Commissario governativo siano attribuite al predetto Organo regionale in quanto tale", si legge nel parere. La nomina di un nuovo commissario si è resa necessaria in seguito alle dimissioni, presentate nell'aprile dello scorso anno, dall'allora presidente della Regione di centrodestra Giuseppe Scopelliti. In attesa delle elezioni regionali che si sono svolte nel novembre scorso e sono state vinte da Mario Oliverio, del Pd, il governo nominò temporaneamente il gen della guardia di finanza in pensione Luciano Pezzi, che ricopre la carica di sub-commissario. L'incarico di Pezzi era previsto si concludesse con l'insediamento del nuovo presidente della Regione. La nomina del commissario, secondo quanto ha riferito nei giorni scorsi dal segretario del Pd calabrese Ernesto Magorno, dovrebbe avvenire nel Consiglio dei ministri in programma domani.