Reggio, Irto apre i lavori della conferenza “Le Regioni della Convergenza e la Cooperazione Euro-Mediterranea”

"Voglio porgervi il saluto del presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo e dell'intera Assemblea. E' motivo di grande orgoglio ospitare nella sede della massima Assise legislativa della Calabria questa prestigiosa conferenza che si qualifica sia per l'autorevolezza dei relatori che per i temi di alto profilo trattati. Temi che guardano alle promettenti prospettive di sviluppo legate alla capacità di fare impresa e di valorizzare le eccellenze, con uno sguardo particolare al bacino del Mediterraneo dentro cui Reggio e la Calabria rivestono un ruolo baricentrico."
Con queste parole, il consigliere regionale Nicola Irto (Pd) ha aperto i lavori della Conferenza dal titolo "Le Regioni della Convergenza e la Cooperazione Euro-Mediterranea" (promossa dall'Ice - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane) ed ospitata oggi nell'auditorium "Nicola Calipari" di Palazzo Campanella.
"Un prezioso momento di confronto - ha sottolineato Irto - che ha avuto il pregio di riunire in un'unica sede tutti i soggetti che, a diverso titolo, sono coinvolti nelle politiche di investimento e di cooperazione euro-mediterranea. Occasione per ragionare insieme sui percorsi di crescita non solo delle Regioni della Convergenza ma di tutto il 'sistema Italia'. Un sistema che va rilanciato e valorizzato, alla luce anche di quella prestigiosa tradizione imprenditoriale che ha visto in passato l'Italia protagonista in diversi settori" - ha rilanciato il consigliere del Pd.
Secondo Nicola Irto: "Oggi dobbiamo capire in quale direzione vogliamo andare, quali sono le prospettive aperte dai mercati e le emergenti linee di sviluppo. Ma per farlo, dobbiamo attrezzarci, conoscendo i canali normativi e gli strumenti finanziari. Solo così potremo consolidare e rafforzare la presenza del 'made in Italy' su tutte le 'piazze' europee ed internazionali. Nelle attuali condizioni, infatti, non è possibile pensare ad un serio progetto di ricerca e sviluppo senza aggregare tutte le forze disponibili in campo. Un compito che, certamente, deve far capo alla politica. Il quadro di sintesi offerto oggi sulla capacità di export delle imprese del Mezzogiorno rispetto a singole regioni del Nord Italia, evidenzia una netta sproporzione - ha stigmatizzato Irto. Occorrerà dunque accrescere il know-how; sviluppare sistemi di management competitivi; investire nelle politiche di marketing. E' questa la via - ha concluso l'esponente del partito democratico - per restituire vitalità al tessuto industriale ed economico del Paese che deve sempre più raccordarsi con il mondo della ricerca e con le Università".

"Illustrare alle imprese di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia le opportunità offerte dagli strumenti di finanziamento per la cooperazione euro-mediterranea resi disponibili dall'Unione Europea e dagli organismi internazionali e quelle della collaborazione commerciale e industriale": è questo - si legge in una nota - l'obiettivo della conferenza internazionale 'Le Regioni della Convergenza e la Cooperazione Euro-Mediterraneà, organizzata dall'Ice - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, che si è tenuta oggi a Reggio Calabria. La conferenza internazionale fa parte delle attività del Piano Export per le Regioni della Convergenza e del Progetto Pilota "Verso il Mediterraneo, varati dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzati dall'Agenzia Ice al fine di sostenere e rilanciare l'internazionalizzazione delle imprese di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia nella sponda Sud del Mediterraneo". Nel corso del suo intervento il direttore generale dell'Agenzia Ice, Roberto Luongo, ha sottolineato che "nei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo è presente una domanda potenziale di conoscenze e competenze che le imprese delle quattro Regioni della Convergenza possono soddisfare, sviluppando, ampliando e consolidando le loro relazioni commerciali e di partenariato, in un'ottica di mutuo interesse con imprese dei paesi del Mediterraneo".