‘Ndrangheta in Emilia Romagna, coinvolto anche giornalista: è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa

carabinieri autonewCi sarebbe anche un giornalista, oltre a imprenditori, professionisti e amministratori pubblici, tra le persone coinvolte nell'inchiesta della Dda di Bologna denominata 'Aemilia', che ha portato alla maxi operazione contro la 'ndrangheta in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia. Centodiciassette gli arresti disposti dalla magistratura di Bologna. Altri 46 provvedimenti sono stati emessi dalle procure di Catanzaro e Brescia, per un totale di oltre 160 arresti. A gestire le attività illecite emerse dall'inchiesta era, secondo l'accusa, la cosca Grande Aracri di Cutro (Crotone). Secondo quanto spiegato in conferenza stampa dal procuratore di Bologna, Roberto Alfonso sarebbe coinvolto nell'inchiesta anche il giornalista Marco Gibertini, raggiunto da misura di custodia cautelare per concorso esterno in associazione mafiosa. Gibertini avrebbe messo a disposizione dell'organizzazione criminale "i suoi rapporti con i politici con l'imprenditoria e con il mondo della stampa", con interviste in tv e su un quotidiano. Il giornalista, ha spiegato il procuratore capo di Bologna, Roberto Alfonso, "metteva a disposizione del sodalizio la trasmissione su Telereggio consentendo di fare dichiarazioni e interviste a soggetti dell'organizzazione, e si metteva a disposizione per fare un'intervista sul Resto del Carlino". In particolare si era reso disponibile verso Nicolino e Gianluigi Sarcone per alcune interviste prima e dopo la sentenza di condanna per associazione mafiosa del 23 gennaio 2013: il 10 ottobre nella trasmissione 'Poke balle', e il 3 ottobre 2012 e il 31 gennaio 2013 sul Resto del Carlino.