'Ndrangheta in Emilia Romagna e altre regioni: oltre 160 arresti

manette carabinieriMaxi operazione dei carabinieri contro la 'ndrangheta in Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia. Migliaia i carabinieri impiegati. Centodiciassette gli arresti disposti dalla magistratura di Bologna. Altri 46 provvedimenti sono stati emessi dalle procure di Catanzaro e Brescia, per un totale di oltre 160 arresti.

L'inchiesta sulle infiltrazioni della 'ndrangheta in Emilia Romagna ed in altre regioni nell'ambito della quale è in corso l'operazione dei carabinieri coordinata dalla Dda di Bologna ha portato in Calabria al fermo di 37 persone. A gestire le attività illecite emerse dall'inchiesta era, secondo l'accusa, la cosca Grande Aracri di Cutro (Crotone). I provvedimenti di fermo vengono eseguiti dai Comandi provinciali dei carabinieri di Crotone e Catanzaro.

A coordinare l'inchiesta, denominata 'Aemilia', la procura distrettuale antimafia di Bologna, che ha ottenuto dal gip un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 117 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, porto e detenzione illegali di armi, intestazione fittizia di beni, reimpiego di capitali di illecita provenienza, emissione di fatture per operazioni inesistenti ed altro. Tutti reati commessi con l'aggravante di aver favorito l'attività dell'associazione mafiosa. Contestualmente, le procure di Catanzaro e Brescia - in inchieste collegate - hanno emesso altri 46 provvedimenti di fermo per gli stessi reati. Imponente lo schieramento dei carabinieri impiegati, anche con l'ausilio di elicotteri, in arresti e perquisizioni. In Emilia, sottolineano gli investigatori, la 'ndrangheta ha assunto una nuova veste, colloquiando con gli imprenditori locali.

Ci sono anche i fratelli del boss già detenuto Nicolino Grande Aracri, Domenico ed Ernesto, tra le persone coinvolte nell'operazione contro la 'ndrangheta condotta dai carabinieri e coordinata dalle Dda di Bologna e Catanzaro. Domenico Grande Aracri, che è un avvocato penalista, è stato arrestato in esecuzione di una delle 117 ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta della Dda di Bologna, mentre Ernesto Grande Aracri è uno dei destinatari dei 37 provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Catanzaro. Dall'inchiesta, secondo quanto si è appreso, è emersa la diffusione capillare in Emilia Romagna, ed in parte della Lombardia e del Veneto, delle attività della cosca di 'ndrangheta dei Grande Aracri, sotto il diretto controllo e la guida di Nicolino Grande Aracri, con infiltrazioni in molteplici settori economici ed imprenditoriali.