Dal produttore jonico al consumatore globale: Bioassoberg, il consorzio di produttori di bergamotto biologico

vallatadi Daniela Liconti - In un territorio in cui ragioni di convenienza e una inopportuna politica speculativa continuano a favorire la trasformazione di immense estensioni agricole in aree edificabili o a destinazione industriale, in cui si sta irrimediabilmente perdendo il sapere legato alla terra e all'unicità delle nostre colture, c'è chi da tempo ha deciso di puntare a difendere il valore della nostra cultura agricola e ridarle un nuovo senso, perfettamente in linea con il mercato globale. Questa è l'idea che sta alla base di Bioassoberg, il consorzio di produttori di bergamotto biologico, un'esperienza unica nel suo genere nata negli anni '90 dalla forza trainante di alcuni coltivatori illuminati della vallata dell'Amendolea. Ugo Sergi è uno di questi e, assieme alla moglie Tiziana, a partire dalle coltivazioni di famiglia felicemente incastonate in posizione dominante sulla vallata, ha puntato sulla qualità del frutto producendo secondo i criteri del biologico, una realtà che al tempo iniziava appena a decollare. "Attorno a questa intuizione per nulla scontata si è creato un gruppo di produttori locali via via sempre più consistente che oggi si presentano sul mercato internazionale come protagonisti del proprio lavoro: non solo agricoltori ma anche responsabili del prodotto finale, cosa che dà un senso a quello che si fa, permette di arricchirsi di esperienza, di capire il prodotto, confrontarsi col mondo e produrre sempre meglio." Chi parla è Tiziana, che dal Piemonte ha scelto di mettere radici nella vallata affiancando il marito in un progetto vincente che potrebbe convincere altri coltivatori a non abbandonare la terra, anzi. "Siamo partiti grazie alla forza e all'impegno del professor Familiari, determinante anima del progetto; ad internet, che ci ha spalancato le porte di uno scenario mondiale, e alle fiere del biologico, una su tutte il BioFach di Norimberga, dove ci siamo presentati all'inizio degli anni 2000. Da lì abbiamo consolidato un piccolo gruppo molto coeso di una quindicina di produttori che oggi fornisce 4-5000 kg di olio essenziale di bergamotto ad un mercato in crescita che chiede un prodotto naturale e di ottima qualità. I nostri clienti spaziano dagli Stati Uniti, Australia, Corea e Giappone e sono per l'80% industrie cosmetiche, ma anche l'industria alimentare, dove l'essenza viene impiegata anche per l'aromatizzazione dell'olio e del tè. Di recente siamo stati contattati da Bionade, un'importante azienda tedesca, che alla prossima edizione di BioFach in febbraio lancerà una nuova bevanda a base di olio essenziale di bergamotto del consorzio, gasata naturalmente con un processo di fermentazione simile a quello della birra.
Altro fattore importante per la nascita del consorzio è stato il rapporto instaurato con Anita Roddick, fondatrice di The Body Shop e anima dell'iniziativa Community Trade mirata a sostenere quelle zone a scarso sviluppo in cui insistevano potenziali risorse. Ci hanno cercato, sono venuti a vedere la nostra produzione e hanno acquistato il nostro olio essenziale, che però non era sufficiente; così sono stati coinvolti altri produttori che oggi, anche se a seguito dell'acquisizione dell'azienda da parte de L'Oréal l'iniziativa è stata abbandonata, sono ancora con noi." Le cose giuste accadono, e sempre dal basso.