Aumenta l'uso di farmaci, e la Calabria resta tra i maggiori consumatori

Nel 2014 aumenta, sia pure lievemente, il consumo di farmaci da parte degli italiani, e quelli per il sistema cardiovascolare si confermano i più utilizzati. Nei primi nove mesi dello scorso anno, sono stati acquistati infatti 1,3 milioni di confezioni. Non sempre, però, i medicinali sono utilizzati in modo appropriato, come nel caso degli antidiabetici e dei farmaci per l'ulcera. A scattare l'istantanea di come si curano gli italiani è il Rapporto Nazionale 'L'Uso dei Farmaci in Italia - gennaio-settembre 2014', realizzato dall'Osservatorio Nazionale sull'impiego dei Medicinali (OsMed) dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e presentato oggi dal direttore generale Aifa, Luca Pani. A livello regionale, si conferma un maggior utilizzo di farmaci nel Centro-Sud, con il Lazio che si colloca al primo posto per dosi medie giornaliere per mille abitanti (1.184), seguito da Calabria, Puglia e Sardegna. I dati relativi all'uso dei farmaci nei primi nove mesi del 2014, sottolinea Pani, "confermano la crescita costante, pur se contenuta, dei consumi e della spesa farmaceutica totale. Gli italiani hanno acquistato in media, tra gennaio e settembre dello scorso anno, 23 confezioni di medicinali e i farmaci più utilizzati sono stati, ancora una volta, quelli del sistema cardiovascolare. La spesa pubblica, invece, vede al primo posto gli antineoplastici e immunomodulatori".

Il 70,4% delle dosi di farmaci consumate ogni giorno dagli italiani è costituita da prodotti a brevetto scaduto, che rappresentano anche oltre la metà della spesa. I medicinali equivalenti, i cosiddetti 'generici puri', hanno rappresentato il 28,8% della spesa totale dei medicinali a brevetto scaduto (assistenza convenzionata). Lo evidenzia il Rapporto Osmed dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), presentato oggi a Roma, che si riferisce ai primi 9 mesi del 2014. L'utilizzo dei medicinali a brevetto scaduto continua dunque a crescere: Molise (+21,9%) e la Provincia Autonoma di Trento (+17,3%) sono le Regioni con i maggiori incrementi rispetto al 2013. Il consumo medio più elevato di medicinali a brevetto scaduto si registra in Emilia Romagna (73,9%), Umbria (73,6%) e Provincia Autonoma di Bolzano (73,1%), mentre Lazio (67,4%), Provincia Autonoma di Trento (68,1%) e Calabria (68,6%) sono le Regioni con i livelli più bassi. L'Emilia Romagna (56,9%), la Toscana e l'Umbria (55,7%) sono le Regioni con la maggiore quota di spesa per medicinali a brevetto scaduto, mentre la minore incidenza è stata registrata in Lombardia (47,7%), Valle d'Aosta (48,6%) e Sardegna (48,7%). Il pantoprazolo supera il lansoprazolo tra i principi attivi a brevetto scaduto a maggior spesa (entrambi inibitori di pompa protonica contro l'ulcera e il reflusso).

Il consumo di antibiotici ha dunque registrato una riduzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente del 4%, con 21,2 dosi giornaliere consumate ogni mille abitanti. Le maggiori riduzioni sono state registrate in Liguria (-7,8%), Toscana (-7,0%) e nella Provincia Autonoma di Bolzano (-6,8%), mentre i maggiori consumi per questo tipo di farmaci si rilevano in Campania, seguita da Puglia e Calabria. Le penicilline sono le categorie maggiormente impiegate. La spesa per antibiotici ha fatto segnare una riduzione, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, del -3,8%. Complessivamente, rileva il Rapporto Aifa, sono cinque le categorie di farmaci più prescritte: i farmaci per il sistema cardiovascolare si confermano al primo posto per consumo ma, per la prima volta, vengono preceduti per spesa pubblica dai farmaci antitumorali. La seconda categoria più prescritta rimane quella dei farmaci dell'apparato gastrointestinale e metabolismo. I farmaci per il sangue si collocano al terzo posto per prescrizione e al quinto per spesa complessiva, e quelli per il sistema nervoso centrale si posizionano al quarto posto per prescrizione (gli antidepressivi sono la categoria più utilizzata). Tra i farmaci antidolorifici, invece, si registrano incrementi del consumo degli oppiacei. Nell'ambito dei farmaci per il sistema respiratorio, la quinta categoria più prescritta, gli antiasmatici sono i primi in termini di consumi.

Diminuisce nel 2014 la spesa per farmaci delle Regioni. In tutte, ad eccezione della Provincia Autonoma di Bolzano e delle Marche, si registra infatti una diminuzione della spesa, con le riduzioni maggiori in Sicilia (-12%), in Umbria (-5,5%) e in Lombardia (-5,3%). A rilevarlo è il Rapporto Osmed dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sull'uso dei farmaci in Italia. Nei primi nove mesi del 2014, le tre regioni che hanno fatto registrate la spesa convenzionata più elevata sono state la Campania con 168,2 euro pro capite, la Puglia 163,1 euro e la Calabria 160,2 euro.