Sanità, De Marco (Biocontrol) ad Oliverio: “La Pet/Tac è pronta, Regione autorizzi l’esercizio”

"Noi pensiamo che nella interminabile lista dei bisogni prioritari da soddisfare nella nostra regione da parte del Presidente della Giunta, Mario Oliverio, figuri in testa la inderogabile necessità di assicurare certezze agli ammalati oncologici e a quanti, tra i cittadini calabresi, vivono il dramma di una emergenza sanitaria dettata dalle gravi condizioni di salute.
E' fondamentalmente questo il motivo per cui il Gruppo Biocontrol di Cosenza da anni insegue l'obiettivo di fornire agli affetti da gravi patrologie tumorali il servizio della Pet/Tac, a conferma che anche il servizio privato continua ad essere attento alle necessità di chi soffre."
La dott.ssa Maria De Marco, legale rappresentante della Biocontrol Imaging, inizia così il suo appello al Presidente Mario Oliverio, chiamato a dare serie, concrete e tempestive risposte alla sempre più crescente domanda di salute che sale da tutto il territorio calabrese.
"L'iniziativa della Biocontrol – continua Maria De Marco - ha un suo percorso avviato ormai da anni ed oggi spiega perché la autorizzazione della Regione Calabria non può più farsi attendere.
La delibera approvata in data 07/01/2015 dall'Asp di Cosenza, dopo 5 anni di iter burocratici, lunghi e farraginosi, spiana la strada al richiesto provvedimento alla Regione Calabria per l'attivazione del servizio Pet/TC, presso il Centro Biocontrol di Cosenza.
Una iniziativa destinata a porre un freno ai viaggi della speranza di tutti quei cittadini calabresi costretti ad affrontare spesso con interminabili sacrifici emergenti condizioni di salute per poter raggiungere strutture sanitarie più adeguate oltre regione.
La Regione Calabria non può non prendere atto che l'esame diagnostico di riferimento, la Pet/TC, in Calabria, ad oggi, è stato infatti quasi impraticabile, se non dopo mesi di estenuanti file e in un unico centro autorizzato nell'intera regione.
Questo vuol dire che con la iniziativa di Biocontrol si apre un'epoca di rinnovato vigore civile, una chance per la Sanità calabrese di dimostrarsi capace di adempiere ai doveri essenziali legati alla tutela dei cittadini nel diritto alla salute e cure.
Come si ricorderà negli anni passati si è assistito, spesso impotenti, ad una vera e propria ondata emigratoria dalla Calabria verso altre regioni, per diagnosticare una delle patologie più diffuse e aggressive: il tumore.
Senza contare che nel solo 2013 questo grave "fenomeno sociale" è costato alle casse della Regione Calabria, oltre 4 milioni di Euro, in un momento, tra l'altro, di forte crisi sia imprenditoriale che occupazionale."
"Siamo consapevoli di avere una grande responsabilità nei confronti dei cittadini calabresi e delle istituzioni"- conclude Maria De Marco- ma dopo anni di documentabili richieste di provvedimenti a cui sono seguite, solo ed unicamente, apatie e indifferenze, finalmente possiamo confermare, con orgoglio, di essere vicini alla soluzione della delicata vicenda che ci ha coinvolti personalmente, ma che soprattutto ha coinvolto i cittadini, ingiustamente privati di un servizio così importante."