Taglio al "Decreto Reggio", il consigliere regionale Cannizzaro (Cdl): “Parlamentari che appoggiano Renzi vadano a casa”

"Non possiamo parlare solo di un voluto scippo alla città, dobbiamo anche soffermarci sull'assenza, la disattenzione o forse dovremmo parlare di sonno profondo in cui sono "caduti" i nostri Parlamentari. Il depauperamento di 9 milioni di euro dei fondi del Decreto Reggio perpetrato nel contesto della legge di stabilità dimostra che, ancora una volta, i reggini sono stati presi in giro da una classe politica di Centrosinistra e dal premier Matteo Renzi che nelle sue visite di cortesia, ha solo fatto tante promesse per poi non mantenerle.". Lo afferma il capogruppo Casa delle Libertà in Consiglio regionale, Francesco Cannizzaro , che aggiunge: "E' vergognoso, inaccettabile, scandaloso che i parlamentari reggini mentre si compiva un atto dannoso nei confronti di una città, la nostra, che ha votato proprio questo Centrosinistra per la famosa "svolta" comunale, regionale e nazionale invece di vigilare e battersi affinchè a Reggio Calabria non venisse tolto più nulla, visto i trascorsi di una politica che ha rivisto la luce solo con il Governo di Centrodestra, non sapessero nulla o ancor peggio non se ne sono accorti. Queste sono le persone che ci rappresentano? Ma sono gli stessi uomini e donne che in campagna elettorale proclamavano giustizia, uguaglianza, diritti per tutti? Se è davvero questa la classe politica che ci rappresenta, allora la conclusione è una sola: andate tutti a casa. Forse, i parlamentari reggini e calabresi non hanno ben capito che perdere 3 mln di euro all'anno per 3 anni sul totale di quanto era stato destinato al Decreto Reggio mette ancor più sotto torchio Reggio già allo stremo delle forze dopo un pesante commissariamento che ha messo in ginocchio una comunità. Il Decreto Reggio – conclude il consigliere regionale – è una delle risorse finanziarie più importanti per la città e grazie ad esso sono state realizzate funzionali opere e riqualificate aree urbane. Ora ci viene ridotto drasticamente. Ma è mai possibile che oltre ai nostri Parlamentari anche il sindaco Falcomatà non sapesse nulla? Questo fa capire alla comunità che il proclamato asse istituzionale Comune-Regione-Governo non esiste. E allora mi domando: dopo questo ulteriore furto cosa altro Reggio Calabria si deve aspettare da questa classe dirigente? Quali sono le vere cause di questa importante sottrazione economica alle casse della città? Noi ci aspettiamo una risposta plausibile ma siamo certi che nessuno riuscirà a fornire una buona scusa".