Regionali, Cicchitto guarda al futuro e affonda su FI: "Da tentato omicidio a suicidio, loro declino previsto da tempo”

Cicchitto Fabrizio"Il tentativo di omicidio di Forza Italia nei confronti di Ncd si è tradotto in un suicidio sia in Calabria sia in Emilia". Lo scrive su Twitter l'esponente di Ncd Fabrizio Cicchitto che poi commenta il forte astensionismo delle tornate elettorali in Emilia Romagna e in Calabria bollandole come frutto del "fallimento del federalismo regionale". E questo, "sia per le vicende riguardanti quasi ovunque i rimborsi dei consiglieri regionali" sia perché "le regioni, in quanto tali (a parte qualche eccezione come la Lombardia) sono fallite proprio nella gestione della cosa pubblica". Dal punto più politico, però, "questo voto – sottolinea Cicchitto – mette in questione alla radice sia la leadership di Berlusconi, sia la dissennata linea politica seguita in questi mesi dal gruppo dirigente di Forza Italia che è andata a zig-zag quasi guidasse un sidecar. Cosi in Calabria Forza Italia ha ricercato scientificamente la sconfitta rifiutando pregiudizialmente l'apporto del nuovo centrodestra che ha ottenuto uno splendido risultato. In Emilia Forza Italia ha lavorato per Salvini. E ne è stata ripagata da un risultato al limite dell'umiliazione. Fi non ha capito che la Lega di Salvini non è più quella di Bossi e di Maroni ma che essa lancia una alternativa politica di estrema destra, lepenista e razzista, con la quale non è possibile nessuna alleanza delle forze di centro. Di conseguenza, vale quello che abbiano detto dai tempi della nascita dell'Ncd: il centrodestra va rifatto daccapo anche perchè Forza Italia contro il Ncd ha cercato di perpetrare un omicidio che si è convertito in un suicidio. A nostro avviso il Ncd d'intesa con l'UDC e anche con settori autonomi della società italiana deve lavorare per far nascere qualcosa di nuovo riempiendo uno spazio politico che è stato abbandonato e dando vita all'aggregazione di una nuova forza politica innovativa e riformista di governo. Al governo – conclude Cicchitto – il NCD non deve essere mai subalterno a Renzi ma neanche deve tornare all'ovile cioè alla subalternità ad una forza politica il cui declino avevamo previsto da tempo. In sostanza il NCD deve lavorare per essere interlocutore di quei milioni di italiani che non hanno votato più per il Pdl nel 2013, per Forza Italia nel 2014 e che adesso stanno accentuando ancora di più il loro distacco".