Il Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti accende i riflettori sul problema della trasparenza e pulizia nelle prossime liste per le elezioni regionali in Calabria. Il Coordinamento denunzia l'inutilita' dei vari codici etici eleborati, pur riconoscendo la buona volonta' di chi li ha redatti.
La presidente Adriana Musella con una lettera inviata al vicesegretario del Pd Guerini, alla presidente della Commissione antimafia Bindi e ai candidati Presidenti Oliverio e Ferro, pone in tal senso il problema della candidatura di personaggi discussi per contiguita' mafiosa: "I codici etici - dichiara Musella - valgono alla causa fino ad un certo punto. La mia opinione e' che se davvero si vuole rinnovare e dare un'alternativa alla gente, certe figure discusse non andrebbero candidate. Il popolo e' disilluso, non ha piu' incentivo e prevedo per le regionali un forte rischio di astensionismo. Necessita il coraggio di rifiutare i voti della 'ndrangheta, i voti sporchi e di conseguenza dire no a quei personaggi che in qualche modo sono o sono stati discussi per contiguita'. Non basta la condanna come prevede la legge e di conseguenza il codice etico dell'antimafia. I partiti devono dimostrare responsabilita' e eticita'. No a persone indagate e chiacchierate che, a nostro avviso, dovrebbero gia' essere escluse dalle liste e avere la pazienza di dimostrare la propria innocenza. Non possiamo permetterci ne' sorprese dopo, ne' ripercussioni durante la campagna elettorale. Gia' ora i mormorii non si contano .C'e' bisogno di dimostrare alla gente un'azione concreta e di essere coerenti col rinnovamento prospettato che non risulta in atto. Non e' l'eta' anagrafica a sancire e garantire il nuovo, bensi' il cambio di metodi vetusti e strategie. Alcuni nomi in Calabria non offrono garanzie in tal senso e riteniamo che le liste per questo, dovrebbero essere composte da figure nuove e al di sopra di ogni sospetto".