Valeria Grasso responsabile del laboratorio Idv contro le mafie

"Dopo anni di denunce avevo già deciso di portare in giro per l'Italia la mia testimonianza, quella di una persona che ha detto no alla mafia e che ha scelto di vivere una vita non da fantasma ma da donna viva. Ho scelto Italia dei Valori perché credo sia qui il mio posto. E' il partito che, per anni, ha sempre portato avanti la lotta contro la mafia ed ogni forma di illegalità ed è stato il primo che mi ha dato voce quando ero completamente sola ed abbandonata dalla Istituzioni. Oggi è quindi giusto che il mio posto sia qui." E' quanto dichiara Valeria Grasso, testimone di giustizia e imprenditrice siciliana da poco tornata nella sua terra, da localita' protetta. "E' cosi' che lo stato vince, con i testimoni di giustizia che non sentendosi soli, denunciano e non sono costretti a dover fuggire. La legalità è conveniente dice Ignazio Messina, segretario nazionale dell'idv durante la conferenza stampa in Piazza L.Sturzo- e la battaglia contro le mafie, è il marchio di Italia dei Valori. L'adesione di oggi di Valeria Grasso che si occuperà del laboratorio nazionale dell'idv contro le mafie, rappresenta l'ennesima conferma dell'impegno nelle lotta senza quartiere alla criminalità organizzata. Contro la corruzione proponiamo la reintroduzione del falso in bilancio, l'allungamento dei termini di prescrizione e la confisca del patrimonio dei corrotti e corruttori applicando la normativa antimafia. In tema di beni confiscati, portiamo avanti il nostro progetto di legge per la gestione e la vendita dei beni quale opportunità sociale e di sviluppo per il Paese e il messaggio che riusciremo a dare sarà di grande impatto. Pensate ad un imprenditore che ha perso la sua azienda perché la mafia lo ha distrutto e lo Stato gli riconsegna i beni confiscati e gli crea le condizioni per andare avanti- cio' rappresenterebbe un un risultato straordinario. Questi sono gli obiettivi che la nuova IdV si pone ed insieme a Valeria siamo sicuri di riuscirci. Sul fronte della corruzione, Cantone non si sta occupando solo dell'Expo ma anche del tram di Palermo, di cui sta esaminando le carte ed ha deliberato di mandare gli atti alla Procura ed alla Corte dei Conti. E' la solita minestra delle consulenze, delle varianti in corso d'opera e dei subappalti. Io sottoporrò a Cantone alcune norme, che eravamo già riusciti a far approvare in Commissione Antimafia in Parlamento e cioè fare delle verifiche prima alle aziende e non dopo, impedire negli appalti le varianti in corso d'opera, che sono il trucco della corruzione perché si parte da un appalto di poco conto e lo gonfio per le mazzette. Sul tram di Palermo ci sono ipotesi di corruzione e l'unico modo per rimettere in moto l'Italia oltre che abbassare le tasse agli imprenditori ai cittadini, è di investire nei lavori pubblici ma se ogni lavoro pubblico, rischia di essere corrotto non funziona il sistema".