L’Anmil: “Sbloccare i fondi di solidarietà a favore dei familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti”

"Basta con le inutili prese in giro nei confronti delle famiglie che hanno subito il dramma della perdita di un congiuntosui luoghi di lavoro o gravemente invalidi. Il Governo regionale ha il dovere etico e morale di dare risposta a queste famiglie". Non nasconde il suo rincrescimento il Presidente Regionale ANMIL Antonio Carlizzi, insieme a tutti i Presidenti Territoriali e ai Consiglieri Regionali ANMIL.

Grazie anche alle battaglie portate avanti dall'Anmil che hanno permesso le modifiche alla legge regionale n° 11 del 2010 ed alla successiva emanazione del regolamento attuativo approvato dalla Giunta Regionale la pubblicazione del bando per accedere ai fondi regionali poneva fine ad una situazione che era diventata intollerabile. "Ebbene, sottolinea Carlizzi, nonostante i termini del bando siano abbondantemente scaduti e i soggetti beneficiari abbiano adempiuto a quanto richiesto, si rimane in attesa delle relative graduatorie per poter accedere ai contributi del fondo di solidarietà previsti dalla legge regionale. Da questa vicenda - commenta Carlizzi - emerge un quadro spaventoso di forte disinteresse, nonostante le rassicurazioni del dipartimento interessato e dello stesso Assessore Salerno sui tempi di pubblicazione delle graduatorie. Le battaglie condotte dall'ANMIL, dopo le inadeguate somme degli anni passati, hanno portato per l'anno corrente ad una appropriata copertura finanziaria di circa 850mila euro, tuttavia ad oggi le pratiche inoltrate da circa 100 famiglie che hanno chiesto accesso al fondo di solidarietà rimangono giacenti. Nel mese di Luglio - continua il Presidente ANMIL Calabria - sarebbe dovuta uscire una graduatoria con i nomi degli aventi diritto, ebbene ad oggi tutto tace. E' inspiegabile - conclude Carlizzi - come non si proceda allo sblocco di tale vicenda orami diventata "irreale" e che non si dia risposta a quanti da tempo aspettano questo beneficio. L'ANMIL si riserva di promuovere delle specifiche iniziative di protesta insieme alle famiglie interessate per far sì che la vicenda possa trovare una soluzione rapida per dare risposte concrete alle numerose famiglie che vivono un forte disagio economico a seguito della perdita di un congiunto sul lavoro. E' paradossale che in Calabria, in un momento di grave crisi socioeconomica, non si riescano a spendere le risorse disponibili proprio nei confronti delle categorie più disagiate".