Primarie regionali, Callipo: "Alla Calabria serve rivoluzione democratica"

"Il 21 settembre la scelta non sarà semplicemente tra due nomi, ma tra progetti politici ben distinti: da una parte la conservazione che ha prodotto 30 anni di guasti, dalla sanità ai rifiuti, dal turismo all'emigrazione giovanile, dall'altra la possibilità di avviare un serio e radicale rinnovamento della classe dirigente di questa Regione". Lo ha detto Gianluca Callipo, intervenendo a Saracena (Cs) in conclusione del dibattito "Cambiare la Calabria. Cambiamola insieme" organizzato nell'ambito della Festa dell'Unità. Ospite delle sezioni del Partito Democratico e dei Giovani Democratici di Saracena, alla presenza del segretario cittadino Pd, Renzo Russo e del componente dell'assemblea regionale Pd, Mimmo Pappaterra, Callipo ha incentrato il suo intervento sulla necessità di un drastico rinnovo dei metodi di gestione della cosa pubblica in Calabria dopo anni di fallimenti e sprechi che hanno interessato ogni ambito amministrativo.

"Stiamo restituendo un miliardo di euro della Comunità Europea perché non abbiamo avuto la capacità di far fruttare queste enormi risorse per lo sviluppo della nostra Regione - ha detto Callipo, aggiungendo -. Ma con quale coraggio possiamo ancora pensare di chiedere ulteriori risorse al Governo se prima non recuperiamo quella credibilità compromessa da una classe dirigente che, in trent'anni, non è stata in grado di cogliere le importanti opportunità che pure la Calabria ha avuto. Sono questi metodi che vanno rottamati; ed è necessario cambiare la classe dirigente per concretizzare nuove idee e un nuovo modo di affrontare i problemi. Partendo dalle competenze di chi entra nelle liste, che devono essere formate da figure nuove, persone capaci e preparate che vogliono spendersi per il bene della Regione. Chiudendo nettamente con un passato in cui il Consiglio regionale della Calabria si è distinto per numero di indagati. Servono persone svincolate da legami e interessi particolari, dalle clientele e dai trasversalismi di varia natura che hanno affondato la Calabria. E questo metodo bisogna applicarlo anche nella scelta dei dirigenti, che vanno selezionati sulla base della meritocrazia e non per la mole di consenso elettorale che possono apportare. Serve, in una parola, una vera rivoluzione, politica e democratica".

Callipo ha parlato anche di sanità. "Ai posti che contano servono i medici più bravi e competenti - ha detto - e non medici "amici". Bisogna, anzitutto, abbattere il fenomeno della corruzione nella sanità che incide, secondo stime, per ben il 20 per cento sulla spesa regionale, così come occorre limitare la migrazione sanitaria che grava sempre più sulle tasche dei calabresi. Per fare ciò servono scelte coraggiose, scelte ispirate da principi di legalità, trasparenza e merito".