Regione, Oliverio: “Le primarie non sono un referendum tra cuperliani e renziani”

oliveriomario"Si deve scegliere il candidato alla Presidenza della Regione e non fare un referendum tra renziani e cuperliani".

Questo è uno dei passaggi più significativi dell'intervento che Mario Oliverio ha svolto nel corso di un incontro che si è tenuto a Zagarise.

Insieme ad Oliverio sono intervenuti, oltre al sindaco della cittadina della Presila catanzarese, Domenico Gallelli, i sindaci di Petronà, Cortale, Albi e Satriano e i segretari dei circoli del Pd di Soverato, Pentone e Sellia Marina.

Il sindaco Gallelli, promotore dell'iniziativa insieme a Pancrazio Mangone, segretario del Pd di Zagarise, ha tenuto a sottolineare che "affidare la guida della Regione a Mario Oliverio è una opportunità per promuovere lo sviluppo delle zone collinari e montane".

Gli ha fatto eco Mario Oliverio, affermando che "la crescita e la modernizzazione della Calabria passa attraverso una correzione dello sviluppo distorto che in questi ultimi decenni ha deturpato e reso invivibile le città e le coste calabresi ed ha procurato un progressivo abbandono delle aree interne. Altro che la teoria dell'osso e della polpa – ha proseguito Oliverio- oggi bisogna programmare uno sviluppo integrato che significa innanzitutto riuso, riqualificazione e messa in sicurezza ed infrastrutturazione del territorio. Circa l'ottanta per cento del territorio regionale non può essere consegnato all'incuria ed all'abbandono. Le zone interne possono costituire una risorsa strategica per lo sviluppo produttivo ed autopropulsivo della Calabria".

All'incontro è intervenuto anche il consigliere regionale del Pd, Enzo Ciconte, che ha sottolineato come "le primarie invece che dividere possono unire il centrosinistra.

"Le primarie, che sono fattore costitutivo e rappresentano il DNA del PD –ha concluso Ciconte- sono uno strumento qualificante che garantiscono un sano protagonismo dei cittadini per scegliere il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione".