Fondazione Campanella, i dipendenti: “Presto licenziamenti, dalla politica solo propaganda”

fondazionecampanella"E' consuetudine tutta calabrese bandire procedure concorsuali nel periodo estivo, proprio mentre tutti sono a mare, in modo da evitare che qualche mente eccelsa, magari un pò distratta, possa inficiare una graduatoria prefigurata. Nel clima estivo, nel paradosso di in una Regione governata da un non Presidente non eletto, con una sanitaà sub-commissariata si consuma la porc(hetta)ata estiva in spiaggia sotto l'ombrellone". E' quanto si legge in un documento diramato dai lavoratori del centro oncologico di Catanzaro che fa capo alla Fondazione Campanella. "Il 20 Agosto – scrivono – nel silenzio assordante delle istituzioni, della classe politica bi-partisan, e delle forze sociali presso l'Assessorato al Lavoro e Cooperazione della Regione Calabria si terrà l'esame congiunto ai sensi dell'art.4 comma 7 e art. 24 Legge 231/91 che sancisce il licenziamento collettivo di 180 operatori del Cento Oncologico di Catanzaro. Siamo stremati e sfiduciati – aggiungono i lavoratori – con l'ennesimo stipendio maturato e non erogato, mentre una classe politica illegittima e strapagata aggiusta il tiro per rimanere in carica il più a lungo possibile ed erodere quanto più possibile a questa Calabria oramai irrecuperabile".
I lavoratori del centro oncologico si scagliano contro il Partito Democratico, e nello specifico contro il sottosegretario al lavoro, Teresa Bellanova, che ad inizio agosto aveva incontrato i dipendenti: "Abbiamo assistito alla propaganda della delegazione regionale e Provinciale del Partito Democratico che ci ha fatto visita lo scorso 5 Agosto, con tanto di rappresentante del governo, il Sottosegretario al Lavoro Bellanova, la quale dichiarandosi sconcertata per la situazione paradossale aveva annunciato di intervenire ad horas con il Primo Ministro Renzi per la nomina del Commissario alla Sanità che sarebbe avvenuta in pochi giorni. Ad oggi – proseguono – della nomina del commissario nemmeno l'ombra. Più recente, questa volta su input del presidente del Consiglio regionale della Calabria, abbiamo assistito - continuano - alla promulgazione della Legge 17 dell'11/08/2014 che individua nella Centro Oncologico di Catanzaro la struttura idonea a diventare IRCCS in ambito oncologico in Calabria. Ma le risorse economiche per garantire la continuità assistenziale e lavorativa? Con 35 posti letto come si può pensare di realizzare un IRCCS? Per adesso – tuonano i lavoratori – solo propaganda, l'unico atto concreto è la convocazione per il licenziamento, ma non preoccupatevi cari politicanti, noi andremo presto a casa, ma voi pure".