Case vacanza in Calabria: dopo la crisi il rilancio

casavacanzaIl settore edile è in crisi ovunque sul territorio del Bel paese, ma in Calabria la discesa sembra non aver ancora rallentato la sua corsa, in una situazione che causa un mercato a due velocità sulle compravendite. Secondo i dati elaborati e pubblicati dall'agenzia delle entrate, infatti, anche nel 2013 il mattone non ha intrapreso una vera e propria ripresa, con un calo complessivo superiore al 7%. Tuttavia le notizie questa volta non sono del tutto negative, poiché anche se la vendita di case nuove è al palo (nonostante i tentativi di proporre pagamenti flessibili e i tassi generalmente più bassi dei mutui di costruzione), per il mercato degli immobili esistenti cominciano ad essere intravisti dei dati positivi, soprattutto sul mercato delle seconde case.

La ripresa di questa nicchia del settore immobiliare è da imputare a differenti ragioni, ma prima fra tutte va posizionato il crescente interesse che investitori stranieri stanno mostrando per le coste italiane. Non a caso i benefici principali sono stati ottenuti nelle Regioni con città principalmente 'di vacanza', e la Calabria è, logicamente, tra quelle in cima alle preferenze. Anche in questo caso svariate sono le ragioni, tra cui la riscoperta di zone di mare tra le più belle d'Italia, città vivibili e con un costo della vita molto vantaggioso per le economie che stanno andando meglio della nostra. A questi aspetti si aggiunge il già citato abbassamento del prezzo delle seconde case che sta sostenendo un ritorno all'acquisto di questi immobili anche come investimento sicuro oltre che una valida alternativa alle vacanze.

Sempre secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate, la Calabria ha pagato complessivamente un calo delle compravendite superiore di circa un punto percentuale rispetto alla media nazionale, ma in alcune località si sono registrati degli aumenti delle compravendite a due cifre, come nel caso di Vibo Valentia. Chi non vuole svendere o chi vuole investire oggi in Calabria deve quindi preferire le zone turistiche o quelle a minore densità abitativa, così da sfruttare una maggiore possibilità di vedere il proprio immobile rivalutato in tempi brevi.

Tra le ragioni di questo cambio di tendenza, che sembra finalmente preannunciare la attesa ripresa, vanno infine considerate anche le politiche di erogazione dei mutui delle banche, che stanno via via introducendo delle politiche che sono meno discriminatorie nel caso della richiesta di mutui per seconde case o altri immobili, rispetto a quelli dedicati alle prime case per i quali può essere difficile rinegoziare quelli già in essere (trova maggiori informazioni su http://www.spaziomutui.com/libro/rinegoziazione.htm), con una percentuale di finanziamento, che in entrambi i casi, nei valori medi, si attesta intorno ad un 70% del prezzo dell'immobile stesso.

Publiredazionale