Bronzi Riace, Olivo: "Expo grande occasione promozione Calabria"

"Esprimo un'opinione favorevole al viaggio delle due statue come feci anche vent'anni addietro in qualita' di assessore regionale alla Cultura in un analogo, appassionato dibattito riguardante la richiesta, da parte della Citta' di Los Angeles, di avere i Bronzi di Riace come simbolo della XXIII Olimpiade che si stava per svolgere in quella prestigiosa metropoli". E' quanto dichiara Rpsario Olivo, ex presidente della regione Calabria ed ex sindaco di Catanzaro. "Rimango della medesima opinione poiche' - spiega - ritengo che i Bronzi di Riace, autentici ambasciatori della millenaria civilta' mediterranea, possono assolvere al delicato compito di trasmettere i valori universali ed unificanti di cui sono espressione, piu' compiutamente in una prospettiva dinamica che comprenda, certo in occasioni eccezionali, anche il loro spostamento dal momento che, le moderne tecnologie possono offrire le necessarie garanzie sulla integrita' dei due guerrieri, in condizione di indispensabile sicurezza. D'altra parte, - fa rilevare Olivo - altri celebri viaggi negli ultimi decenni hanno interessato i piu' importanti capolavori dell'arte di tutti i tempi, senza aver suscitato allarmi ingiustificati, ma raccogliendo apprezzamenti, consensi, maggiore attenzione e visibilita', con conseguenti ricadute positive, dal lato dell'incremento del turismo culturale, per le aree di appartenenza delle opere stesse. Rammento - dice - la Mostra del Rinascimento a Tokio, quella dei Gonzaga a Londra, del Settecento napoletano a Parigi, il prestito da parte della National Gallery di Londra della "Nativita' mistica" del Botticelli a Palazzo Strozzi di Firenze in occasione della mostra dedicata al grande pittore; ricordo ancora il giro del mondo compiuto da uno dei cavalli veneziani di San Marco e soprattutto, in occasione della mostra sui grandi Bronzi del Battistero di Firenze dedicata a Leonardo da Vinci, il prestito generoso, da parte del Louvre di Parigi, del San Giovanni Battista, databile al 1508-1513, e tanti altri casi degli ultimi anni, come lo splendido capolavoro di Vermeer, "La ragazza con l'orecchino di perla", esposta presso il Palazzo Fava di Bologna fino allo scorso maggio, come parte del percorso museale "Genus Bononiae". I milioni di visitatori dell'Expo di Milano, ma soprattutto le enormi masse di fruitori che si rivolgono ai mezzi mediatici globali, che in tutte le parti del mondo seguiranno l'evento nel corso dei sei mesi del suo svolgimento, potrebbero naturalmente - conclude - associare l'immagine straordinaria dei Bronzi a quella della nostra Calabria, che merita di essere presentata non in modo distorto, ma come una delle regioni d'Italia piu' ricche di storia, cultura e civilta'". (Agi)