Regione, la Presidente f.f. Stasi e le Camere di Commercio calabresi hanno sottoscritto un accordo per innovare il sistema camerale

La Presidente f.f. della Regione Antonella Stasi e i rappresentanti delle Camere di Commercio calabresi hanno sottoscritto a palazzo Alemanni, sede della Presidenza della Giunta regionale, un accordo finalizzato al rinnovamento del sistema camerale.

La Regione e le Camere di Commercio calabresi – informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - confermano la necessità di attuare nel Paese importanti riforme del sistema della Pubblica Amministrazione, di cui le Camere sono parte, nella convinzione che le riforme debbano comportare visibili ed immediati vantaggi ai cittadini e alle imprese. Tra le dodici unioni regionali italiane che hanno già provveduto ad approvare l'accorpamento delle strutture camerali, c'è anche la Calabria, che dovrebbe passare da cinque a tre camere. In Calabria il sistema camerale regionale svolge un ruolo fondamentale. Ogni anno investe sul territorio circa dieci milioni di euro per sbloccare i crediti delle imprese, per sostenere strumenti di finanza agevolata come i fondi rotativi, per progetti di microcredito e per contributi diretti alle imprese. Soldi veri, questi, in grado di garantire un po' di ossigeno alle tante aziende coerentemente con le esigenze dei singoli territori.

Un'azione di promozione realizzata in sinergia con le politiche della Regione Calabria che considera il sistema camerale regionale un partner fondamentale per la promozione delle imprese e dei territori. Le Camere di Commercio, inoltre, garantiscono la pubblicità legale delle imprese e agevolano la correttezza delle relazioni commerciali.

In un'economia non propriamente trasparente come quella italiana, l'imponente sforzo di progettazione, di infrastrutturazione telematica, nonché quella della costante manutenzione e aggiornamento del Registro delle Imprese svolta dalle Camere di Commercio, è considerata una 'best practice' a livello europeo che l'Italia non può permettersi il lusso di smantellare con considerazioni che alla resa dei conti comportano risparmi ininfluenti per le imprese ma aggravi complessi per tutto il mondo imprenditoriale. Da queste considerazioni, è scaturita la decisione della Regione Calabria di costituire il "Tavolo calabrese per la Riforma del Sistema Camerale" con l'intento di sottoporre rapidamente all'attenzione del Governo una proposta concreta perché vengano rimodulate le funzioni e l'organizzazione delle Camere di Commercio senza far venire meno la valenza e autonomia.

In particolare la Regione Calabria ed il Sistema camerale calabrese sottolineano: la necessità di mantenere in capo alle Camere di Commercio la gestione del Registro delle Imprese, valorizzandone funzioni e contenuti nell'interesse delle imprese, dei consumatori e del mercato, e garantendo ulteriore uniformità procedurale, efficienza e semplificazione; l'intervento di riduzione del diritto annuale deve essere coerente con una riforma organica delle Camere di Commercio, da realizzare in tempi brevi. Una riforma che rafforzi la funzione di "cerniera" fra imprese, Pubblica Amministrazione, Governo nazionale e regionale per una politica di sviluppo economico efficace e condiviso. La Regione Calabria e il Sistema Camerale Calabrese dichiarano la piena e totale disponibilità ad un confronto aperto e costruttivo con il Governo e il Parlamento su una riforma del Sistema camerale che ne salvaguardi l'eccellenza e nei migliori ulteriormente efficacia ed efficienza. Un confronto che potrà essere approfondito nell'iter di discussione del disegno di legge delega sulla riforma della pubblica amministrazione ed in sede di Conferenza Stato-Regioni.

Per Unioncamere Calabria era presente il Presidente Lucio Dattola (anche Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria), per la Camera di Commercio di Catanzaro era presente il Presidente Paolo Abramo, per la Camera di Commercio di Cosenza era presente il Presidente Klaus Algieri, per la Camera di Commercio di Crotone era presente il Presidente Felice Iracà, per la Camera di Commercio di Vibo Valentia era presente il Vice Presidente Antonino Nicocia. Alla sottoscrizione dell'accordo erano presenti, altresì, i segretari delle Camere di Commerio di Cosenza (Donatella Romeo), di Reggio Calabria (Natina Crea) e Catanzaro (Maurizio Ferrara).

"Si rafforza una buona sinergia istituzionale tra le Regione il mondo delle imprese – ha dichiarato la Presidente f.f. Stasi – mettendo in evidenza il proficuo lavoro che è stato fatto dalle stesse Camere di Commercio e dai loro Presidenti ai quali faccio i più sinceri complimenti, come anche agli assessori regionali che hanno contributo fattivamente per la sottoscrizione di questo accordo. Collaborare e unire le forze per ottenere risultati concreti si può fare anche in Calabria. Con la firma del protocollo – ha concluso la Presidente f.f. Stasi - abbiamo anche voluto dire al Governo che la riforma della P.A., per quanto riguarda il sistema camerale, probabilmente deve essere rivista".

"Questo accordo è di estrema importanza – ha dichiarato il Presidente di Unioncamere Calabria Lucio Dattola - perché dimostra la grande sinergia tra le Camere di Commercio calabresi e la Regione ed eleva un grido di allarme per quanto si stava verificando ai danni, non tanto al sistema camerale, ma alle imprese. Si volevano abolire degli enti con circa 150 anni di storia che non gravano sul bilancio dello Stato e che offrono servizi alle imprese, automantenendosi in quanto autonomie funzionali. Mi auguro che con questa presa di posizione forte assunta dal sistema camerale, cambi la volontà del Governo. Grazie a questo protocollo - ha aggiunto Dattola – siamo sulla buona strada. Ringrazio la Presidente Stasi che si è dimostrata sensibile insieme alla Giunta regionale, alle esigenze delle circa 200 mila imprese calabresi e alle Camere di Commercio calabresi".