L'Usb trasporti continua la polemica con la Cgil: "Il segretario Costantino ha fatto il compitino"

"La caduta di stile del segretario calabrese della Filt è la dimostrazione di un affanno a trovare le giustificazioni ad un fallimento politico sindacale. Ne prenda atto. Buttarla in caciara sviando l'attenzione su altri luoghi e accusare il nostro dirigente Mario Pescatore di falsità è un artificio che non avrà gli effetti sperati. Costantino, un mestierante della Cgil, che si propone come difensore indefesso del lavoro e dei diritti, dubitiamo che conosca il lavoro, mentre i lavoratori invece hanno sbugiardato il modus operanti di una classe dirigente sindacale autoreferenziale, che nei fatti va oltre la semplice contiguità gestendo i lavoratori come merce di scambio". Lo afferma in nota dell'Usb Trasporti, che continua la propria polemica con la Cgil..

"In effetti un'analogia c'è riguardo la vicenda di FdC con quella di ATAM. La macchina del fango che si avviò in FdC (adesso come allora) per escludere l'USB dal tavolo di trattativa fu messa in moto per evitare che l'USB disturbasse i manovratori e i veri collusi con il potere. In ambedue vicende l'incapacità sindacale sta nell'accettare supinamente la logica della politica e dell'impresa. La responsabilità della politica e del sindacato concertativo di rigirare la frittata facendo passare per successo un fallimento del governo della Regione Calabria, quando un'operazione governativa di spending review di fatto obbligò la Regione Calabria all'acquisizione delle quote societarie di FdC con una proposta che la Regione non poté rifiutare, stante i debiti che aveva nei confronti dell'azienda e quindi del Ministero dei Trasporti. Debito di cui ce n'è traccia nella risposta del Ministro Junior on. Misiti all'interrogazione parlamentare dell'On. Tassone, ma ce n'è traccia anche nelle relazioni asseverate dei bilanci aziendali e presso il tribunale di Catanzaro per la ristrutturazione del debito. Quella operazione, come questa, ha avuto il solo scopo di fare pagare il debito fatto da altri ai lavoratori, lasciando indenne la politica dalle responsabilità che gli appartengono. Responsabilità che in Calabria appartengono sia ai governi di destra che a quelli di pseudo sinistra" dicono ancora dall'Usb.

"Il segretario Filt continua accusando Pescatore di non aver capito che con quell'accordo si sono salvati posti di lavoro, che non risulta vero che ci sarà il taglio del 25% del salario, creando le condizioni per il rilancio dell'azienda oltre ad asserire, calunniosamente, che USB ha la stessa posizione dell'azienda riguardo i licenziamenti in ATAM. Sarà tutto vero? Pescatore non ha capito nulla sulla vicenda ATAM? Il Segretario Costantino per prima cosa prenda atto della sua personale sconfitta politica visto che in 180 tra lavoratori e lavoratrici hanno detto no all'accordo (sbugiardando un fasullo referendum), e che la protesta va oltre l'accordo stesso visto che in quell'azienda, le clientele e la contiguità del sindacato concertativo con il management e con i palazzi, ha fatto si che non si rispettassero le regole comuni e i CCNL riguardo i turni di servizio che sono affidati in modo fisso a discrezione dei responsabili aziendali, o forse su indicazione sindacale, stabilendo così chi deve guadagnare e chi no, chi deve lavorare di più e chi meno. Si registrano inoltre casi di "diverso" utilizzo di un numero consistente di dipendenti in attività afferenti profili professionali diversi da quelli rivestiti e, per combinazione, tutti appartenenti a parrocchie politiche e sindacali vicine alle OO.SS. complici. Questa cos'è se non contiguità! Questo succede in ATAM dove USB è appena arrivata" afferma ancora la nota.

Costantino sostiene di aver salvato posti di lavoro: "Falso, visto che tre lavoratori saranno licenziati ed altri otto andranno in cassa integrazione in deroga. Sta scritto nell'accordo. E' previsto il taglio del lavoro del 9% sull'orario giornaliero per un anno che tradotto vuol dire 157 ore annue in meno e quindi meno salario per oltre 2000 €. in media per ogni dipendente.

E' previsto il taglio del 25 % del premio di risultato pari a circa 650 €. annui per dipendente.

Tagli attenuati in parte grazie ai contributi previsti dalla legge 236/1993 per chi applica i contrati di solidarietà Tipo B. Un accordo che scarica i suoi effetti sulla fiscalità generale in un momento critico per la mancanza di risorse necessarie a sostenere le diverse forme di integrazione al reddito e gli ammortizzatori come la cassa in deroga. Queste cose sono scritte nell'accordo e non inventate dal nostro dirigente insieme a ulteriori flessibilità inserite al fine di rendere compatibile il taglio del salario con l'organizzazione del lavoro e per realizzare quindi, il taglio del 9% dell'orario di lavoro contrattualizzato. Che dire poi dell'Accordo integrativo sottoscritto il 2011, ulteriore vanto del segretario. Ci spieghi com'è stato possibile appena due anni fa sottoscrivere un accordo che avrebbe dovuto migliorare le condizioni salariali dei dipendenti, mentre invece oggi l'accordo attuale ci dice che non è più sostenibile il costo del lavoro e che serve tagliare lo stipendio, aumentare la produttività, fare ricorso al contratto di solidarietà, licenziamenti e cassa in deroga ecc. Un ossimoro pari a tutta la politica della Cgil. Ci spieghi come mai a fronte l'esubero di 39 unità, in azienda si continua a chiedere flessibilità oraria attraverso prestazioni aggiuntive ovvero si spostano i riposi dei conducenti per garantire i servizi previsti dal contratto ? In merito alle mancate critiche alla politica e alla dirigenza dell'ATAM sulla gestione dell'azienda invitiamo a rileggere i nostri comunicati ma prima di farlo consigliamo di passare da un ottico di provata capacità e vista la palese miopia ci permettiamo di consigliarne uno in gamba di nome Galileo. Per ultimo precisiamo che non risponderemo più a polemiche attraverso le agenzie e la stampa ma restiamo pronti a confronti di merito anche con il mega segretario Costantino" conclude la nota dell'Usb Trasporti.