Il consigliere regionale Giordano: "Per gli Lsu-Lpu si passi dalle parole ai fatti"

"Un'azione meritevole e sinergica fra Istituzioni regionali e locali , forze politiche di ogni schieramento e le forze sindacali, quest'ultime impegnate in una lotta che si è protratta per mesi su tutto il territorio regionale, ha permesso di ottenere dal governo nazionale dei cospicui fondi per meglio rispondere al disagio socioeconomico di migliaia di lavoratori calabresi. Il fondo nazionale, pari a 75 milioni di euro, è finalizzato da un lato a coprire alcune mensilità pregresse e afferenti all'annualità 2013, dall'altro, con risorse pari a 50 milioni di euro, a favorire il processo di stabilizzazione dei precari calabresi. Il tutto all'interno della legge regionale n° 1/2014 che prevede, appunto, gli indirizzi volti a favorire il superamento del precariato. A tali premesse di fondamentale importanza per un ampio bacino di lavoratori non sono seguiti i necessari adempimenti o,quantomeno, si registrano forti ritardi per rendere operativo un pacchetto di interventi che potessero dare finalmente delle risposte concrete sul tema dell'occupazione. In primis non si registra un forte e deciso intervento da parte del governo regionale nei confronti del governo nazionale al fine di sbloccare le risorse stanziate attraverso l'emanazione dei relativi provvedimenti attuativi , poi si assiste, sempre per responsabilità della giunta regionale, ad una situazione di stallo in ordine alla predisposizione dell'elenco regionale di cui all'art. 1 della legge n° 1/2014, quest'ultimo propedeutico ad ogni intervento di stabilizzazione. Insomma un quadro davvero sconfortante che si è ulteriormente aggravato a partire dalle dimissione del governatore come se l'attuale giunta si accontentasse di galleggiare in attesa della scadenza elettorale. Si ricordano i proclami del governatore e le convocazioni di massa dei lavoratori per annunciare i risultati ottenuti e le speranze suscitate per i molti precari della regione; ora, al contrario, questo immobilismo rischia di compromettere gli sforzi profusi nel recente passato,in particolare dalle organizzazioni sindacali. Forse non ci si rende conto che i tempi biblici e incomprensibili della politica e della burocrazia regionale devono adeguarsi ai tempi del diritto al lavoro se non si vuole rischiare un autunno caldo per la nostra regione. Da qui urge un intervento immediato del governo regionale nei confronti del Ministero competente per l'erogazione delle risorse e contestualmente il dipartimento regionale provveda immediatamente a chiudere l'istruttoria per la pubblicazione dell'elenco regionale al fine di permettere i processi di stabilizzazione: tertium non datur o la rivolta legittima dei tanti lavoratori è dietro l'angolo". Lo afferma in una nota stampa il consigliere regionale Giuseppe Giordano.