Sanità, la Cisl Calabria: “Tavolo permanente per la Fondazione Campanella e subito nomina di nuovo commissario”

"Le vicende della Fondazione Campanella rappresentano lo specchio delle difficoltà del comparto della sanità in Calabria. CISL Calabria e CISL Funzione Pubblica, da tempo impegnate nella risoluzione della questione, manifestano il più netto dissenso sia rispetto ai balletti preelettorali che allo scarico di responsabilità sulla vicenda". A dirlo in una nota congiunta il Segretario Generale CISL Calabria Paolo Tramonti, il Segretario Regionale Rosy Perrone e il Segretario Generale FP-CISL Calabria Antonio Bevacqua.
"Per questi motivi –aggiungono – chiediamo sin da subito al Dipartimento Salute ed alla Struttura del Piano di Rientro di attivare un tavolo permanente sulle politiche sanitarie che dialoghi regolarmente con il tavolo Massicci ed i Ministeri competenti, avvalendosi, anche, del contributo progettuale delle organizzazioni sindacali.
La situazione in cui vivono i lavoratori della Fondazione, ormai da tempo, è diventata insostenibile sia dal punto di vista economico che per la perdurante incertezza del futuro lavorativo. Bisogna individuare tutti gli strumenti utili per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali, valorizzando le professionalità che operano da tempo nel campo della oncologia. Ciò può avvenire – sostengono i rappresentanti sindacali – solo se si progetta e si realizza un futuro per la Fondazione Campanella che metta la stessa al centro del programma di valorizzazione delle eccellenze calabresi nel settore sanità. Ciò al fine di ridurre la migrazione sanitaria a far curare quasi 8500 calabresi che sono stati ricoverati fuori Regione comportando una spesa di circa 50 milioni di euro. Per questo si chiede alla classe politica ed istituzionale regionale di modificare la natura giuridica e trasformarla in IRCCS regionale in campo oncologico così come avviene nelle altre Regioni ed anche perché con il nuovo Patto della Salute la "Casa di Cura Privata" Fondazione Campanella non avrebbe futuro.
Nel momento di incertezza istituzionale che vive oggi la regione e in presenza di un settore sanità acefalo, che mal si coniuga con il diritto alla salute dei cittadini sancito dalla Costituzione, riteniamo imprescindibile la nomina di un nuovo Commissario per la sanità, ricordando che, comunque, il commissariamento ha tempi determinati e precisi, per poi tornare alla normalità gestionale-amministrativa. La CISL Calabria – concludono – è pronta a rilanciare sul piano della mobilitazione e della proposta sulla sanità calabrese per tutelare e difendere le professionalità che lavorano in questo settore, per dare servizi di qualità al cittadino.
Ora si vada ai fatti".