Chiusura "L'Ora della Calabria", il sindacato annuncia azioni legali in difesa dei giornalisti

loradellacalabriaIeri, nel corso di un incontro tra il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria e vicesegretario nazionale Fnsi Carlo Parisi, il Comitato di redazione del quotidiano L'Ora della Calabria e il direttore Luciano Regolo, il liquidatore Giuseppe Bilotta, accompagnato dal suo avvocato Ugo Celestino, non ha accolto la richiesta di rimuovere l'oscuramento del sito, mettendo così i giornalisti della redazione che sono rientrati dallo sciopero nella condizione di non poter svolgere comunque il proprio lavoro.

Dopo la comunicazione di sospensione delle pubblicazioni della scorsa settimana, una nuova riunione dei giornalisti dell'Ora della Calabria, accompagnati dal direttore Luciano Regolo, a confronto con il liquidatore Bilotta, non ha sbloccato la situazione.

"Questo provvedimento – dicono dalla redazione – oltre che ingiusto e privo di ogni giustificazione, anche ai fini di tutela del bilancio, era oltretutto illegittimo, come era stato fatto notare durante l'incontro, in quanto il sito stesso non risulta di proprietà della società in liquidazione ma di un dipendente amministrativo che lo registrò a titolo privato prima che la stessa società fosse costituita. È evidente, quindi, che la scelta di oscurare il sito è stata adottata con il solo intento di tacitare la voce dei giornalisti de L'Ora, impedendo loro di richiamare alla pubblica attenzione una serie di stranezze ravvisate nell'intera procedura di liquidazione e riconducibili tutte al rapporto tra la società editrice e lo stampatore Umberto De Rose".

"Altro fatto sconcertante emerso durante l'incontro – aggiungono – è che il liquidatore intenda mandare al più presto le lettere di licenziamento all'intero corpo redazionale, intenzione alla quale Parisi, il Cdr e il direttore della testata si sono opposti fermamente in quanto non sono state seguite le procedure previste in materia, annunciando a loro volta che verranno adite le vie legali a tutela del diritto e delle libertà dei giornalisti già più volte calpestati. Si registra lo sconcerto da parte del sindacato, del Cdr e dell'intero corpo redazionale per l'improvviso voltafaccia del liquidatore, che solo giovedì scorso, alle ore 18, non faceva accenno in alcun modo a sospensione di pubblicazioni, oscuramento del sito e licenziamenti collettivi, mentre subito dopo lo sciopero – concludono – ha abbattuto la scure sui lavoratori, un comportamento a dir poco insolito che sa tanto di ritorsione".