Rapporto Eurostat, Tramonti (Cisl): “Per la Calabria urgente predisporre misure strutturali”

"I dati forniti da EUROSTAT confermano ancora una volta la gravità della crisi in cui versa la nostra Regione". Ad affermarlo è il segretario generale della Cisl Calabria, Paolo Tramonti. "Ancora una volta ci viene restituita una fotografia impietosa sulle dinamiche sociali della Calabria che con un tasso di disoccupazione del 22,2% (2013) ci pone al livello più alto d'Italia, contro una media Ue del 10,8% e nazionale del 12,2%, con l'aggravante della disoccupazione giovanile che si attesta al 56%, a fronte di una media europea del 23,4% e del 40% italiana" dice ancora Tramonti.

Uno scenario veramente drammatico a cui si aggiunge l'enorme platea di lavoratori collocati negli ammortizzatori sociali, tradizionali e in deroga. A questo proposito la CISL sollecita ancora una volta il Governo a stanziare con immediatezza le risorse necessarie per la restante parte 2013 e il 2014 già maturato: "E' arrivato il momento di adottare scelte e provvedimenti urgenti a livello nazionale e regionale. In particolare è necessario impegnare con urgenza tutte le risorse, comunitarie e ordinarie, per la definizione di un Piano straordinario per l'Occupazione e il Lavoro in Calabria che punti alla creazione di nuovi posti di lavoro, alla trasformazione dei rapporti di lavoro precari in stabili, all'emersione e regolarizzazione delle migliaia di lavoratori in nero, alla ricollocazione produttiva dei lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga attraverso vere politiche attive".

Per la CISL Lavoro e Sviluppo devono camminare di pari passo ottimizzando, e non disperdendo, tutte le opportunità a disposizione, a partire dai fondi comunitari. Sul pieno e corretto utilizzo dei fondi europei, riprogrammazione 2007-2013 e prossimo ciclo 2014-2020, si gioca una sfida decisiva per la nostra Regione in termini di recupero dei ritardi strutturali e di superamento dei differenziali di sviluppo con le altre aree del Paese e dell'Europa: "In questo contesto è indispensabile mettere in campo programmi e progetti ben definiti per rilanciare il sistema economico e sociale regionale con investimenti a sostegno delle filiere produttive e dei settori strategici (infrastrutturazione e messa in sicurezza dei territori, politiche sociali, politiche industriali, ambiente, agroalimentare, istruzione e formazione), con l'obiettivo di generare lavoro e occupazione" conclude Tramonti.