Regolarizzazione lavoratori extracomunitari, presentate più di 207mila domande. Bellanova: “Numeri confermano bontà della norma”

Si è conclusa la procedura di emersione dei rapporti di lavoro, avviata lo scorso 1 giugno ai sensi dell'articolo 103, comma 1, del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020, che ha riguardato i settori dell'agricoltura, del lavoro domestico e dell'assistenza alla persona. Il totale delle domande ricevute dal portale del ministero dell'Interno ammonta a 207.542. Il report finale evidenzia una prevalenza di quelle riguardanti il lavoro domestico e di assistenza alla persona, che costituisce l'85% del totale delle domande trasmesse (176.848), rispetto alle domande per l'emersione del lavoro subordinato, che hanno riguardato quindi il 15% del totale (30.694). La Lombardia è la regione da cui sono state inviate il maggior numero di richieste per il settore del lavoro domestico e di assistenza alla persona (47.357) mentre al primo posto per il lavoro subordinato si trova la Campania (6.962).

A livello provinciale ai primi tre posti ci sono Milano (22.122), Napoli (19.239) e Roma (17.318) per le domande per l'emersione del lavoro domestico, e Caserta (2.904), Ragusa (2.005) e Latina (1.897) per l'emersione del lavoro subordinato. Sui 176.848 datori di lavoro che hanno presentato domanda di emersione per il settore domestico, 136.138 sono di nazionalità italiana, mentre, per il lavoro subordinato, sono italiani 28.013 datori su 30.694 richiedenti. Rispetto al Paese di provenienza del lavoratore, infine, ai primi posti risultano l'Ucraina, il Bangladesh e il Pakistan per il lavoro domestico e di assistenza alla persona; l'Albania, il Marocco e l'India per il lavoro subordinato.

Per quanto riguarda invece le richieste di permesso di soggiorno temporaneo presentate agli sportelli postali da cittadini stranieri (ai sensi dell'articolo 103, comma 2, del decreto rilancio), il totale ammonta a 12.986. I dati conclusivi mostrano, a livello provinciale, nelle prime tre posizioni nell'invio di questa tipologia di domande, Verona (675), Cuneo (466) e Cosenza (423), seguite da Milano (406).

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"Numeri importanti che confermano ancora una volta di piu' la bonta' della norma, la sua necessita', la giustezza del percorso avviato che adesso dovra' necessariamente proseguire anche con il Piano Triennale contro il caporalato, con la piattaforma che agevola l'incrocio trasparente domanda e offerta di lavoro, e l'offerta integrata di servizi a partire dal trasporto". Lo afferma la ministra Teresa Bellanova, commentando i dati appena diffusi dal Viminale circa l'emersione e la regolarizzazione dei rapporti di lavoro che ha riguardato i settori di agricoltura, lavoro domestico e assistenza alla persona. La ministra precisa che si tratta di "oltre 200mila persone, uomini e donne sottratte all'invisibilita' e restituite alla dignita' e regolarita' dei rapporti di lavoro e circa 13mila cittadini stranieri che da oggi, potendo contare su un permesso di soggiorno regolare, possono trasformarlo in permesso di lavoro regolare". Bellanova aggiunge infine che "l'incremento delle domande a partire dalla fine di luglio dice quanto fosse necessario sostenere la norma con una comunicazione capillare e rivolta ai beneficiari. Il nostro obiettivo e' sottrarre al lavoro nero e al caporalato, che non e' solo in agricoltura, persone e braccia. Le migliaia e migliaia di persone che, anche in agricoltura, da oggi, hanno riguadagnato visibilita' e dignita', sono una ragione in piu' per rafforzare il nostro lavoro".