Frode fiscale e riciclaggio, sequestrati beni a imputato in processo ‘Aemilia’

Disponibilita' finanziarie, beni immobili e partecipazioni societarie per un valore di 1,7 milioni di euro. E' il sequestro preventivo eseguito dalla guardia di finanza di Reggio Emilia, su richiesta del pm Giacomo Forte, ai danni di tre reggiani accusati di frode fiscale e riciclaggio. Tra questi, oltre a un 38enne e ad un 64enne incensurati e con un ruolo ritenuto piu' marginale, c'e' il 46enne imprenditore Omar Costi, gia' noto per essere stato condannato in primo grado nel processo Aemilia contro la 'ndrangheta in cui e' considerato dai pm uno dei 'colletti bianchi' colluso con la cosca.

--banner--

Dall'operazione - denominata 'Fuori Tutto' - svolta dalle Fiamme Gialle sono emerse emissioni di fatture per operazioni inesistenti ed evasione fiscale in relazione alla gestione di una societa' reggiana, formalmente attiva dal 2014 nel settore del commercio all'ingrosso di elettrodomestici e prodotti di elettronica. Ma che nei fatti avrebbe il ruolo di 'cartiera'. Nel triennio fino al 2016 sono state scoperte fatture false per 10,7 milioni nei confronti di 35 aziende operanti tra le province di Reggio Emilia, Napoli, Ravenna e Milano, appropriandosi dei proventi illecitamente ricavati. Infine le somme accreditate sui conti correnti della societa' fantasma, venivano trasferite su conti esteri intestati ad un'impresa slovacca attiva dal 2012 nel settore della logistica e del commercio all'ingrosso, riconducibile ad un cittadino italiano, quale unico azionista, e con un management composto anche da soggetti di nazionalita' austriaca e slovacca.