Ostruzionismo di Fdi in Aula alla Camera sul decreto che rinvia in autunno le elezioni amministrative e il referendum costituzionale. Fdi ha infatti presentato centinaia di emendamenti, ciascuno dei quali stabilisce che le elezioni di un singolo Comune si tengano in una finestra di tempo diversa da quella indicata dal decreto. Inoltre su ciascuno intervengono tutti i deputati. Dopo un'ora e mezzo di seduta si e' votato un solo emendamento. La maggioranza, con Federico Fornaro (Leu) e Emanuele Fiano (Pd), hanno chiesto la convocazione della Giunta per il regolamento al termine della seduta del mattino.
Fornaro e Fiano hanno motivato la richiesta di convocazione della Giunta per il Regolamento con il fatto che gli emendamenti, pur dichiarati ammissibili dalla presidenza, sono "irragionevoli" perche' se ne fossero approvati alcuni o anche uno solo, ne verrebbe fuori "un decreto arlecchino", secondo l'espressione di Fiano. Contro la richiesta di convocazione della Giunta per il Regolamento le opposizioni Simone Baldelli (Fi) che ha affermato che la maggioranza si arroga "il sindacato di ammissibilita' degli emendamenti, che spetta alla presidenza della Camera".
Tommaso Foti, vicecapogruppo di Fdi, ha sottolineato che essendo stati dichiarati ammissibili gli emendamenti non pongono problemi da risolvere in Giunta. Francesco Paolo Sisto (Fi) ha anzi invitato la maggioranza a ritirare la richiesta di convocazione della Giunta. Alla fine il vicepresidente di turno, Fabio Rampelli, ha detto che riferira' la richiesta della maggioranza al presidente Roberto Fico, cui spetta la decisione. "Personalmente - ha aggiunto - dico che si puo' parlare di ragionevolezza dei comportamenti in Aula, non di emendamenti dichiarati ammissibili".
Concluso questo piccolo dibattito e' ripreso l'ostruzionismo in particolare su un emendamento che sposta le elezioni nel solo Comune di Soverato. Il centrodestra e' contrario per due motivi: chiede di tenere le elezioni amministrative non il 20 settembre, come annunciato dal governo, bensi' almeno il 27 settembre; e in secondo luogo vuole che il referendum si tenga in data diversa dalla amministrative.
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"Smettete di raccontare favole, che compromesso e' indicare una data che e' la vostra? La data del 20 settembre e' gia' un compromesso, dire fine settembre o ottobre non e' un compromesso, ma e' la vostra posizione. Pienamente legittima, ma se il problema, condivisibile, e' che la presentazione delle liste cade vicino a ferragosto, allora basta anticipare la data di presentazione delle liste al 31 luglio. Basta un emendamento del relatore e abbiamo risolto il problema". Lo ha detto, intervenendo in Aula della Camera, Piero Fassino (Pd), rivolgendosi a FdI che sta intervenendo con diversi deputati su alcuni emendamenti al decreto Elezioni che chiedono una data differente per alcuni comuni della Calabria rispetto alla finestra elettorale indicata dal provvedimento. Giovanni Donzelli di FdI accoglie con favore la "proposta di Fassino e chiede di sapere se c'e' una disponibilita' vera della maggioranza, e come mediazione tra il governo che indica il 20 settembre e noi che chiediamo ottobre, proponiamo la data del 27 settembre come mediazione e spero che quello di Fassino non sia un intervento personale".
Intanto, Fdi si dice pronto a interrompere l'ostruzionismo al decreto sulle elezioni amministrative e a ragionare a una data di compromesso che potrebbe essere quella del 27 settembre. Lo hanno detto in Aula alla Camera prima Walter Rizzetto, poi il responsabile Enti Locali Giovanni Donzelli e poi altri deputati di Fdi che stanno intervenendo.
La Camera ha sospeso la seduta, in cui si esamina il decreto sulle elezioni amministrative, per consentire la sanificazione dell'Aula. I lavori riprenderanno alle 15,30. In questa pausa si tentera' di trovare una mediazione per superare l'ostruzionismo portato avanti da Fdi sulla data in cui tenere le amministrative e il referendum. Il governo aveva ipotizzato il 20 settembre, mentre il centrodestra proponeva ottobre. Nelle ultime fasi della seduta del mattino Fdi si e' dichiarata disponibile a un compromesso sulla data del 27 settembre. Il decreto propriamente non fissa una data, bensi' una finestra entro cui tenere l'election day con amministrative e referendum, dal 15 settembre al 15 dicembre. Tuttavia il governo ha indicato come probabile la data del 20 settembre per il primo turno e il 4 ottobre per il secondo.