E' partito il nuovo progetto di Intersos in Calabria. L'attività attuata insieme alla Regione e alle Aziende sanitarie provinciali di Crotone e Cosenza, si propone di fronteggiare l'emergenza Covid-19 anche tra i più vulnerabili: migranti e senza fissa dimora che vivono negli insediamenti informali nell'alto Jonio, da Isola di Capo Rizzuto a Sibari. Un team di Intersos con due medici, tre mediatori culturali e un coordinatore, ha iniziato a girare per fare prevenzione davanti alla stazione di Crotone e tra chi è accampato nella baraccopoli di Schiavonea e nelle abitazioni sparse.
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"I migranti che incontriamo nel Crotonese sono per lo più lavoratori stagionali transitanti - dice il coordinatore del progetto, Pietro Mittica - usciti dal circuito dell'accoglienza e diretti in altre zone in cerca di maggiori opportunità lavorative. Persone bloccate qui a causa del lockdown".
Distribuiti, oltre a fare prevenzione, kit igienici e di protezione ed effettuate visite. Le attività dureranno due mesi.